Addio Natalina Valsecchi, mamma del vicesindaco, bisnonna, trisavola e storica ristoratrice
Quasi centenaria, era molto conosciuta a Calolziocorte per il ristorante di famiglia che per oltre un secolo ha offerto ristoro a turisti e calolziesi al Lavello
Mamma, nonna, bisnonna e trisavola. Il Lavello e la comunità di Calolziocorte piangono la scomparsa nella mattinata di oggi, giovedì 7 settembre, di Natalina Valsecchi, 99 anni (nella foto di copertina con il marito gianni), storica ristoratrice calolziese e madre dell’attuale vicesindaco e assessore, Aldo Valsecchi.
Addio Natalina Valsecchi, mamma del vicesindaco, bisnonna e trisavola
Quasi centenaria, era molto conosciuta a Calolziocorte per il ristorante di famiglia che per oltre un secolo ha offerto ristoro a turisti e calolziesi all’interno del Monastero del Lavello, dove oggi si trova la Locanda Leonardo. Una tradizione che cora oggi continua grazie al figlio, Aldo, con l’osteria Marascia, il cui nome è tratto dal soprannome del nonno.
“Novantanove anni e una vita vissuta fino all’ultimo istante circondata da figli, nipoti e pronipoti che le hanno voluto bene. Cosa si può volere di più dalla vita? - commenta il vicesindaco Valsecchi - La mamma era molto conosciuta, soprattutto qui al Lavello dove tutti la ricordato come “la moglie di Gianni del Lavel”. Era una grande lavoratrice, instancabile, ma che non ha mai fatto mancare la sua presenza come mamma e come nonna, occupandosi dei nipoti mentre noi figli lavoravamo nel ristorante. Ricordo i tempi in cui d’estate partiva, nipoti al seguito, per andare al mare”.
Natalina Valsecchi lascia i figli Aldo, Silvana, Ornella e Rosella, la nuora Gabriella, i generi Stefano, Erminio e Roberto, i nipoti e pronipoti e la piccola Letizia, la sorella Virginia e i cognati Piera e Tarcisio.
La cerimonia funebre
Il funerale verrà celebrato nella chiesa del Santuario del Lavello sabato 9 settembre alle 16, al termine del quale la salma proseguirà per il cimitero locale. Volontà della famiglia è quella di non donare fiori ma di devolvere le proprie offerte al Santuario.
Luca de Cani