Torre de' Busi, addio a Leonilda Losa: era in casa quando si consumò l'omicidio di Sogno

Torre de' Busi, addio a Leonilda Losa: era in casa quando si consumò l'omicidio di Sogno
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E' scomparsa all'età di 98 anni Leonilda Losa, presente nell'abitazione protagonista dell'omicidio di Sogno a Torre de' Busi. La donna, infatti, era la sorella della vittima Maria Adeodata Losa, freddata quel tragico 9 giugno del 2016.

Funerale in gran segreto

Leonilda, molto conosciuta nella piccola frazione di Sogno, non era più tornata nel suo paese da quel tragico giorno in cui la sorella Maria Adeodata fu assassinata. La sua età e le precarie condizioni di salute, infatti, avevano reso necessario il ricovero in una struttura dedicata all'accoglienza degli anziani a Pontida. Lo scorso 28 settembre il suo cuore ha smesso di battere e così Leonilda si è riunita per sempre con al sorella. I familiari hanno voluto però celebrare il funerale in grande segreto, lunedì 1 ottobre, nella Chiesa di Sogno. Presente il parroco don Daniele Plebani, che è giunto a Torre de' Busi solo alcuni mesi dopo quel terribile omicidio e che quindi non aveva avuto modo di conoscere Leonilda.

Leonilde Losa

Omicidio di Sogno

Dopo aver trascorso una vita a fare la governante in una famiglia di Lecco prima e della Milano bene poi, Maria Adeodata era tornata nella piccola frazione di Torre de' Busi circa 10 anni prima il tragico omicidio, per accudire la sorella Leonilde, che di anni ne aveva 96 ed era ormai costretta a letto. Il 9 giugno del 2016 si era consumato l'assassinio di Maria Adeodata per mano del lecchese Roberto Guzzetti. A trovare la donna di 87 anni, ferita a morte da numerose coltellate, era stata la nipote, Cristina Bonacina, allora 41enne e campionessa internazionale di Vertical running, solo due giorni dopo l'omicidio. Quando ha aperto alla porta, insospettita dalla mancata risposta della zia, si era ritrovata davanti un'immagine agghiacciante: Maria Adeodata riversa a terra in cucina in un lago di sangue. Dopo le indagini il lecchese Guzzetti è stato ritenuto responsabile dell’assassinio ed è stato poi condannato a 24 anni di reclusione. Fondamentale per le indagini anche i ricordi di Leonilde che aveva visto l'uomo, forse di sfuggita. Ai parenti che si erano recati a trovarla l'aveva descritto come «un uomo di mezza età con i capelli brizzolati».

Maria Adeodata Losa, freddate nella sua abitazione a Sogno nel 2016

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