lutto

Addio a Eugenia Neri, anima di “Caffeine” e insegnante appassionata

Con la sua scomparsa, la Brianza e il Lecchese perdono una donna di cultura, un’insegnante esemplare e una guida capace di unire le persone attraverso l’arte e la passione per l’educazione.

Addio a Eugenia Neri, anima di “Caffeine” e insegnante appassionata

La comunità lecchese piange la scomparsa di Eugenia Neri, figura di spicco del panorama culturale brianzolo e insegnante stimata, che lascia un vuoto profondo nel mondo della scuola e della danza contemporanea.

Addio a Eugenia Neri, anima di “Caffeine” e insegnante appassionata

Neri, residente a Robbiate, era conosciuta non solo per il suo impegno come organizzatrice e direttrice artistica, insieme a Filippo Ughi, della rassegna “Caffeine – Incontri con la danza”, capace negli anni di portare spettacoli di respiro internazionale nelle piazze e nei parchi di diversi comuni della Brianza, ma anche per la sua lunga esperienza nel mondo dell’istruzione.

Per anni ha insegnato alla scuola elementare di Capiate a Olginate e a anche a  Paderno, distinguendosi come docente scrupolosa e appassionata. Colleghi e allievi ricordano la sua capacità di trasmettere entusiasmo e valori, costruendo rapporti autentici che hanno superato i confini scolastici e lasciato un segno indelebile nelle persone che l’hanno conosciuta.

 Eugenia Neri faceva parte anche dell’associazione Piccoli Idilli che, come suggerisce il leopardiano nome del sodalizio, organizza spettacoli con forti implicazioni letterarie, rivolti a un pubblico ampio, dai bambini agli adulti. Un ulteriore tassello che testimonia la sua volontà di diffondere cultura e bellezza in forme accessibili e coinvolgenti.

La sua doppia anima – quella educativa e quella artistica – ha reso Eugenia Neri un punto di riferimento unico: da un lato la maestra che seguiva con dedizione i suoi studenti, dall’altro la promotrice di una rassegna culturale che ha saputo aprire il territorio alla danza contemporanea e ai suoi linguaggi innovativi.

Con la sua scomparsa, la Brianza e il Lecchese perdono una donna di cultura, un’insegnante esemplare e una guida capace di unire le persone attraverso l’arte e la passione per l’educazione.