lutto

Addio a Claudio Redaelli, pilastro del giornalismo e della politica lecchese

Verranno celebrati lunedì 13 ottobre  2025 alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Sant’Eufemia a Oggiono i funerali di Claudio Redaelli, figura storica del giornalismo e della vita politica lecchese

Addio a Claudio Redaelli, pilastro del giornalismo e della politica lecchese

Verranno celebrati lunedì 13 ottobre  2025 alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Sant’Eufemia a Oggiono i funerali di Claudio Redaelli, figura storica del giornalismo e della vita politica lecchese, che lascia il figlio Massimo. Una vita la sua, divisa tra impegno sociale, civico, politico, culturale e giornalistico.

Addio a Claudio Redaelli, pilastro del giornalismo e della politica lecchese

Nato nel 1932, Redaelli arrivò a Lecco il 20 dicembre 1948, appena sedicenne, per partecipare al primo Congresso della Federazione lecchese del Partito Comunista Italiano, all’epoca autonoma rispetto a Como. Da quel momento, per oltre cinquant’anni, fu testimone e protagonista degli avvenimenti politici, culturali ed economici della città e della provincia, con uno sguardo attento anche all’intera Lombardia e all’arco alpino.

Giovanissimo, durante la Seconda Guerra Mondiale, collaborò con i gruppi partigiani locali, mantenendo contatti e consegnando messaggi ai resistenti. Tra i ricordi più dolorosi, quello del massacro di 13 partigiani a Barzio, evento che lo accompagnò per tutta la vita e che ricordò più volte nelle celebrazioni del 25 Aprile.

Dopo il conflitto, iniziò a lavorare come operaio alla Ditta Magnoni di Oggiono e si impegnò attivamente in politica: iscritto al PCI dal 1948, divenne segretario della FGCI e, successivamente, membro della segreteria della Federazione lecchese del partito. Partecipò a importanti iniziative internazionali, tra cui visite in Jugoslavia e a vari Paesi socialisti, e collaborò con personalità di rilievo come Enrico Berlinguer.

Redaelli fu anche amministratore pubblico: consigliere comunale a Oggiono e Rogeno, e per tre mandati consigliere provinciale a Lecco e Como, con incarichi di rilievo come capogruppo e presidente di commissioni. Tra i suoi contributi più importanti, l’impegno per la viabilità della Statale 36, la gestione della sanità provinciale e il sostegno all’agricoltura locale.

Claudio Redaelli ha abitato a Lecco dal 1960 al 1980 in Via Fratelli Figini, nel quartiere di Pescarenico, ma la sua presenza e il suo impegno hanno lasciato un segno indelebile in tutta la provincia, tanto da farne un vero pilastro del giornalismo e della politica lecchese.

La lunga esperienza di Redaelli al Punto Stampa, testata che ha diretto come responsabile per oltre trent’anni, rappresenta uno dei momenti più importanti della sua carriera editoriale, sia in formato cartaceo sia online. Accanto a questo impegno, ha curato numerose pubblicazioni con CBRS e Edizioni San Martino, tra cui spicca la trilogia “L’Adda, il nostro fiume”, approfondita ricerca storica arricchita dai materiali forniti da Pietro Pensa. Tra le sue opere più recenti, meritano attenzione i tre volumi “Pietre di fede – Chiese e campanili della città di Lecco”, realizzati da Angelo Sala, prematuramente scomparso.

“Sei stato un grande protagonista della vita sociale e politica del nostro territorio, in forme diverse con il passare degli anni” così lo ha ricordato l’ex sindaco do Oggiono ed ex consigliere regionale Raffaele Straniero – Ogni incontro con te, che mi onoravi della tua amicizia, era sempre un momento ricco di scambi di opinione e di consigli, quando a mia volta sono stato impegnato in politica”.