Abbandono dei rifiuti: scatta la tolleranza zero
Il Comune di Vercurago in prima fila contro gli incivili.
L’abbandono dei rifiuti nei nostri territori sta assumendo livelli preoccupanti. Questo sembra paradossale dato che in provincia di Lecco vi è da anni un efficiente servizio di raccolta porta-porta di ogni tipologia di rifiuto che ha permesso di eliminare gli inestetismi e i problemi igienici di cassonetti e campane di raccolta.
Il problema dell'abbandono dei rifiuti
Inoltre, ogni Comune si è dotato di aree ecologiche di raccolta rifiuti, fisse o temporanee, che permettono il conferimento di rifiuti ingombranti. Malgrado ciò sempre più spesso i cestini deputati alla raccolta di piccoli rifiuti estemporanei vengono riempiti in modo anomalo da sacchi di rifiuti urbani casalinghi se non luogo di deposito a terra di tali materiali. Molti Comuni hanno attivato campagne di comunicazione sul divieto di abbandono di rifiuti sul suolo pubblico o in quantità eccessiva rispetto ai cestini di raccolta ed alcuni hanno anche attivato un sistema di controllo per sanzionare quello che si configura come reato contro l’ambiente. Il sindaco di Malgrate e presidente della provincia Flavio Polano aveva anche annunciato la volontà di installare delle fototrappole. che sono sbarcate anche sul Lago.
Scatta la tolleranza zero a Vercurago
"Anche il Comune di Vercurago si sta muovendo in tal senso e grazie ai controlli da parte della Polizia Locale a all’attivazione di un migliore sistema di videosorveglianza su tutto il territorio comunale è già stato possibile identificare comportamenti illeciti, compreso quello dell’abbandono dei rifiuti" spiegano dall'Amministrazione. "E’ una iniziativa doverosa verso i cittadini di Vercurago che da anni si impegnano nella raccolta differenziata con risultati significativi e che ora per colpa di pochi incivili devono sopportare questa aggressione ambientale e le conseguenze anche economiche".
Già violazioni accertate
Al momento a Vercurago sono già una ventina le violazioni accertate per quest’ultimo reato (sopratutto nelle aree lungolago e piazza Giovanni Paolo II) che sono state consegnate o che verranno notificate ai trasgressori. "Senza abbandonare la scelta ‘educativa’ di informare e sensibilizzare a comportamenti più corretti e civili, in quanto impossibile controllare sistematicamente tutto il territorio, crediamo che un controllo sanzionatorio possa fungere da deterrente almeno per limitare tale preoccupante fenomeno e compensare le ulteriori spese che la raccolta straordinaria comporta".