A Lecco disposizioni anti bivacco per "sfollare" i clochard dal centro
Il vicesindaco Bonacina le ha annunciate in Consiglio. Se non risolveranno il problema, eviteranno che peggiori.
Disposizioni anti bivacco per "sfollare" dal centro i clochard . Non è un bel vedere adesso. Diventerà pessimo con la bella stagione, se con il caldo il problema di decoro urbano evolvesse in un problema igienico sanitario. L’argomentazione è alla base delle disposizioni dell’Amministrazione comunale per togliere dal centro cittadino i senza tetto che ne hanno occupato portici e anfratti. La situazione è nota e il gelo invernale non ha aiutato a risolverla. Dopo aver provato e riprovato (senza successo) a persuadere queste persone ad accettare ospitalità dentro un ricovero notturno, il Comune ha deciso di andare finalmente per «le spicce».
"Sfollare" dal centro i clochard
I netturbini che fanno capo all’ufficio Ecologia di Palazzo Bovara provvederanno (forse già questa settimana) a rimuovere i bivacchi dei due/tre clochard che dormono tra il Teatro della Società, piazza Affari e Palazzo delle Paure. «Porteranno via coperte e cartoni, non gli effetti strettamente personali - spiega il vicesindaco Francesca Bonacina - L’intervento si esegue al fine di ripristinare le giuste condizioni igienico sanitarie di un luogo pubblico, non già la sicurezza che non è mai stata a rischio. Non abbiamo infatti mai avuto problemi di questo genere con queste persone, non si tratta di spacciatori o persone moleste o violente».
In centro storico
Semplicemente non accettano di togliersi di lì e fanno valere un diritto a rimanerci. «Se non l’hanno fatto in questi mesi di freddo, dubito che lo faranno con il tepore primaverile. Noi continueremo a provare a convincerli col le buone parole a spostarsi. Ma nel contempo non possiamo tollerare che si mantenga una situazione indecorosa sotto gli occhi di chi frequenta il centro, cittadini e turisti».
La disposizione dovrebbe riguardare unicamente l’area del centro storico. E sulle prime gli interventi potrebbero anche innescare un «togli-rimetti» delle masserizie portate via.
Mah... La povertà non mi sembra il più grosso problema di Lecco:((