A Lecco cena della fraternità tra cristiani e musulmani: tutti a tavola con polenta e cous cous

La cena è offerta dalla Casa sul Pozzo e dal Centro Culturale Assalam in segno di affetto e di stima per ogni abitante.

A Lecco cena della fraternità tra cristiani e musulmani: tutti a tavola con polenta e cous cous
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A Lecco cena della fraternità tra cristiani e musulmani: tutti a tavola con polenta e cous cous. La data da segnare sul calendario è quella del 31 maggio alle 21  e la location sarà il rione di Chiuso.

Tutti a tavola con polenta e cous cous

La cena è offerta dalla Casa sul Pozzo e dal Centro Culturale Assalam in segno di affetto e di stima per ogni abitante. L’evento è una cena che per il mondo musulmano rompe il digiuno entro il Ramadan e per tutti gli altri segna uno stare a tavola come fraternità universale. La tavolata, che si preannuncia partecipatissima (sono 300 i posti a disposizione ed è necessario prenotare entro il 27 maggio al  Centro Culturale Assalam o a  La Casa sul Pozzo) verrà allestita all'incrocio via Molini/via don Morazzone, dopo via Del Sarto. In menù polenta/spezzatino e cous cous.

Gli organizzatori

"Cosa ci ha spinto a invitarvi?" chiedono gli organizzatori.  "Semplicemente la mossa di due uomini dello spirito: la firma congiunta da parte di papa Francesco e dell’imam di al-Azhar, lo sceicco Ahmad al-Tayyeb, del Documento sulla «fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune» il 4 febbraio 2019"

"Cenare insieme e invitarsi è un gesto di cordialità e di ospitalità. Viviamo lo stesso spazio fisico, proveniamo da luoghi diversi del mondo, abbiamo culture e gusti
diversi, ma sperimentiamo che possiamo non solo tollerarci ma anche scoprirci con ricchezze umane da condividere. Il primo segno è accorgerci della presenza reciproca, ci incontriamo e possibilmente riduciamo le contrapposizioni. Chi promuove l’invito è gente che vive nei due quartieri e da molti anni condivide vita e servizi di formazione tra i gruppi differenti. Il cibo che consumeremo è quello dei nostri Paesi di origine e il Mare Nostrum è la culla delle tre religioni monoteistiche. Sono terre che hanno visto tante partenze per cercare pane per la famiglia e che ora offrono ospitalità a chi cerca pane per la propria vita. Grazie a questi viaggi di ricerca abbiamo imparato lingue, il rispetto dell’altro, la fatica del quotidiano e la gioia di condividere qualcosa e di trasmetterlo alle generazione più giovani. Diventiamo cittadini con un compito di dire e realizzare il bene per tutti. Non chiudiamo gli occhi di fronte alle difficoltà e alle chiusure. Vorremmo poterne parlare anche in seguito. Uno scrittore italiano ha detto: «C’è un’altra cosa, che contraddistingue e che identifica
il Mediterraneo, qualcosa che si trova ovunque nel Mediterraneo oltre all’acciuga, al pane, all’olio e al vino: è Dio», il Dio dei popoli del Mediterraneo, il Dio di Abramo e degli ebrei, dei musulmani e dei cristiani. Attorno a questo mare si sono sviluppate le tre religioni monoteistiche. Le religioni certamente non possono né devono sostituire la politica. È altrettanto vero però, come sappiamo, che le religioni sono risultate utilissime a chi intendeva usarle contro altri, a scopi imperiali, egemonici o coloniali, per dividere e non per unire. Oggi il “Documento sulla fratellanza” ha il grande merito di confermare il significato spirituale delle religioni, negando definitivamente quelli strumentali da
“religione civile” legati ai fondamentalismi.
Grazie se parteciperete con simpatia e cordialità.
Grazie se porterete nei nostri quartieri un clima di leggerezza e di fraternità".

 

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