19, 20 e 21 settembre

95 anni di storia, valori e fratellanza: Calolzio si prepara a festeggiare il gruppo Alpini “Pippo Milesi”

Clou dell'evento saranno i festeggiamenti di domenica 21 settembre con la grande sfilata per le vie della città

95 anni di storia, valori e fratellanza: Calolzio si prepara a festeggiare il gruppo Alpini “Pippo Milesi”

Tre giorni di festa, il 19, 20 e 21 settembre 2025, per celebrare un traguardo che profuma di storia e di futuro: il 95° anniversario del Gruppo Alpini “Pippo Milesi” di Calolziocorte, che culminerà domenica con una grande sfilata per le vie del centro città.

95 anni di storia, valori e fratellanza: Calolzio si prepara a festeggiare il gruppo Alpini

I festeggiamenti si apriranno venerdì, 19 settembre, con la celebrazione di una Santa Messa nella chiesetta dei Santi Eurosia e Francesco Saverio in località La Cà a cui seguirà, alle 21, nella sede del sodalizio un aperitivo con la partecipazione del gruppo Fisarmoniche sotto la Grigna.

L’indomani, sabato 20 settembre, alle 15, omaggio ai Caduti con deposizione corone d’alloro e composizioni floreali al Cimitero Maggiore, Parco A.N.A., Monumento ai Caduti, Piazza Verdi, Chiesa vecchia di Sala e monumento a don Gnocchi. Alle 21, concerto del coro ANA dell’Adda e della banda musicale G. Donizetti in piazza Vittorio Veneto (in caso di pioggia l’evento si terrà presso il salone dell’istituto scolastico “Caterina Cittadini” in piazza Regazzoni).

Clou dell’evento, i festeggiamenti di domenica 21 settembre con la grande sfilata per le vie della città: il ritrovo è fissato per le 8 in piazza Verdi per l’ammassamento a cui seguirà, alle 9, l’alzabandiera che darà il via alla sfilata accompagnata dalle bande musicali G. Verdi e G. Donizetti oltre che dal Coro ANA dell’Adda. Alle 10.30 è prevista la deposizione di una corona d’alloro nella piazza interna del Municipio e, a seguire, i discorsi delle autorità nel piazzale del Cinema Auditorium. Alle 11.30 la Santa Messa nella chiesa arcipresbiterale precederà il Rancio Alpino delle 13, organizzato presso l’oratorio Maria Immacolata di Calolzio e San Michele di Foppenico (previsto un contributo di 30 euro per partecipante). Alle 16, ammainabandiera e chiusura dei festeggiamenti al Parco ANA.

Le parole del capogruppo Prati

“Ci apprestiamo a celebrare i 95 anni dalla fondazione del nostro Gruppo intitolato alla memoria di quel grande Alpino che è stato Pippo Milesi, un Vecio che ha saputo inculcare in tutti noi la parola “Solidarietà” con il motto “Donare vuol dire Amare” – spiega il capogruppo Claudio Prati – 95 anni di coraggio, amicizia e, soprattutto, di servizio agli altri. In ogni passato, presente e futuro troviamo il filo comune della nostra identità: l’amore per la nostra terra, lo spirito di solidarietà e la dedizione verso chi ha bisogno. Oggi rendiamo omaggio a chi ci ha preceduto, ai volontari che continuano a mettere a disposizione tempo, energie, cuore e a tutti voi che, con spirito di squadra, mantenete vivo il valore della fratellanza alpina. Ringraziamo le istituzioni, le famiglie e i cittadini di Calolziocorte per il sostegno costante. Il 95° anniversario non deve essere solo un rito di memoria, ma un impegno a continuare a metterci al servizio degli altri. E se vogliamo continuare la nostra opera meritoria dobbiamo credere di più nei giovani che sono la soluzione di continuità. Che questo traguardo ci rinvigorisca e ci guidi nel futuro. W l’Italia, W gli Alpini”.

L’intervento del sindaco Marco Ghezzi

“Tornano a sfilare attraverso le nostre vie le Penne Nere con un ricco programma e tanta voglia di ritrovarsi per rinnovare l’impegno a portare avanti quello spirito di solidarietà, generosità e tanta tanta voglia di stare insieme, che solo gli alpini sanno trasmettere – afferma il sindaco Marco Ghezzi, anch’esso Alpino – L’occasione è il festeggiamento del 95° anniversario di fondazione del Gruppo intitolato a Pippo Milesi. Un appuntamento importante che ci vede impegnati tutti ad accogliere gli amici Alpini del territorio, per festeggiare l’anniversario, ma anche per ricordare i momenti belli e quelli brutti ma, soprattutto, per rinsaldare quel legame forte che ci unisce. A loro va il benvenuto, a nome di tutti i calolziesi, dell’Amministrazione Comunale e in particolare del Sindaco, che ha l’onore e l’onere di portare lo stesso cappello. Domenica 21 settembre saranno a centinaia a sfilare lungo le nostre strade per tenere vivo quel senso di appartenenza e fratellanza che unisce tutte le Penne Nere. Un grazie, particolare, al Gruppo “Pippo Milesi” di Calolzio per l’organizzazione dell’evento e alla Sezione di Bergamo per il sostegno. Un impegno questo che non si ferma qui. Anzi rappresenta un punto di ripartenza per le tante apprezzate iniziative dei nostri Alpini”

La storia del Gruppo

Il Gruppo Alpini di Calolziocorte venne fondato nel 1930 con una cerimonia che, come scrissero allora, “…mise in risalto la fervida passione propria degli alpini che trasforma i propri eventi in vere sagre di fraternità e purissimo patriottismo”. Era guidato dal neo capogruppo Sandro Valsecchi a cui, nel 1948, succede Agostino Bosio e nel 1973 il dr. Mario Panzeri. È con la sua nomina che il Gruppo volta pagina ed inizia una nuovo percorso rivolto alla solidarietà che si identifica con il motto “Donare vuol dire amare”.

Il vice capogruppo, Pippo Milesi, porta nel Gruppo una rinnovata energia nel perseguire scopi umanitari e, negli anni a seguire, il consiglio accoglie a piene mani la sua proposta di donare un’apparecchiatura di emodialisi all’ospedale di Lecco. Nel 1976 il Gruppo contribuisce attivamente, con manodopera e fondi, alla costruzion della “Casa Alpini di Endine” ad Endine Gaiano. Per il reperimento dei fondi vengono organizzate varie feste, aste televisive, camminate e, soprattutto, due serate presso lo stadio “Brumana” di Bergamo, uno musicale ed uno sportivo con un incontro di calcio tra vecchie glorie di Atalanta, Inter e Milan.

Con l’aiuto del cantante e carissimo amico Luciano Tajoli viene inciso, con il “Coro Idica” di Clusone, un LP dal titolo “Tajoli, Alpini un cuore solo”. Il 6 maggio 1976 un violento terremoto ha colpito il Friuli ed anche in questa occasione il cuore Calolziese ha dimostrato tutta la sua solidarietà partecipando fattivamente, con donazione di materiali e con mano d’opera nel mitico “CAMPO 4” di Gemona, alla ricostruzione.

Nel 1978 all’interno del Gruppo viene coniato un nuovo motto: “Ricordiamo i morti aiutando i vivi” ovvero destinare i fondi raccolti alla realizzazione di opere che vadano a favore dei cittadini. Inizia così una collaborazione, che durerà fino al 2003, con l’“Istituto Nazionale dei Tumori” di Milano, con donazione di varie apparecchiature per la prevenzione e cura dei tumori.

 

 

Dal 2004, su consiglio dei professori milanesi, nasce una nuova collaborazione, ancora in atto, con la “LILT” sezione di Lecco. Per raccogliere i fondi vengono allestite le tende della solidarietà e si dà il via a numerose castagnate e taragnate, note in tutto il territorio della provincia di Lecco, oltre ad eventi di ogni genere. Indelebile rimane la castagnata fatta all’interno del carcere milanese di San Vittore.

La solidarietà si manifesta anche con donazioni varie ai “Volontari del Soccorso” di Calolziocorte, tra le quali spiccano quelle di un’autoambulanza e di un’auto medica. Altre manifestazione si concretizzano negli anni novanta con la partecipazione di alpini calolziesi alla costruzione della “Casa del sorriso” a Rossoch, in Russia, con le camminate a favore dell’associazione “Paolo Belli – Stop alla Leucemia”, con il “Centro Diurno Disabili” di Calolziocorte e, tramite la fondazione C. Cittadini di Bergamo, con un’adozione a distanza.Nello stesso periodo il Gruppo entra nelle scuole di ogni ordine e grado per spiegare la storia degli Alpini e divulgare quella del tricolore.

Nel 1988, con il supporto del Gruppo, il consigliere Gianfranco Rota riceve il premio Nazionale “L’Alpino dell’anno”. Alla fine degli anni ‘80 viene fondato il “Gruppo Sportivo Alpini Val San Martino” con presidente il consigliere Luigi Girelli che coinvolge un centinaio di ragazzi/e della valle nell’attività della pallavolo.

I ragazzi si aggiudicano il titolo regionale di categoria mentre le ragazze raggiungono la serie “C”. Nel 1997 viene inaugurato, nel centro della città, il parco A.N.A. con la posa di due monoliti: uno adibito a base dell’asta della bandiera e l’altro a fontanella dalla quale, in certe occasioni, è sgorgato dell’ottimo vino. Inoltre, da più di quarant’anni, l’otto dicembre partecipa attivamente, in collaborazione con la Parrocchia, alla tradizionale “FERA di PÖMM”.

Nel 2004 diventa capogruppo Carlo Viganò il quale, affiancato dal Consiglio, in occasione del 75° anniversario dalla fondazione del Gruppo, nel settembre dell’anno successivo organizza la 23ª Adunata Sezionale alla quale intervengono migliaia di Alpini e che ottiene una grandissima partecipazione di pubblico lungo tutto il percorso della sfilata.

In collaborazione con il Gruppo di Olginate, nasce il coro “ANA dell’Adda” che fa il suo esordio nel teatro Donizetti di Bergamo, aggiungendosi così agli 11 cori della Sezione. In concomitanza dell’80° anniversario dalla fondazione del Gruppo, nel 2010 è stata inaugurata, nei locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale, la nuova sede del Gruppo, intitolata alla meritoria memoria di Pippo Milesi.

Anche con l’elezione a capogruppo di Gian Luigi Marchetti nel 2014 e di Claudio Prati nel 2017, il Gruppo continua le proprie attività di solidarietà iniziate con la svolta degli anni settanta.

Nel 2018 ha ospitato il Campo Scuola “Rispetto e Natura” che ha visto la partecipazione di 200 tra bambini/e e ragazzi/e di quarta e quinta elementare e di prima media che hanno affrontato un’esperienza unica di condivisione, solidarietà, rispetto delle regole e rispetto della natura, tutti valori che gli Alpini, in oltre 150 anni di storia, hanno sempre diffuso alla popolazione con il loro esempio concreto. In questi ultimi anni l’impegno si è concentrato nell’organizzazione di varie manifestazioni per la raccolta di fondi da destinare, in particolare, nel 2009 alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto e nel 2023 a quelle dell’Emilia Romagna colpite dalle inondazioni.