Violenza assurda

25enne di Lecco accoltellato a Padova nella faida tra trapper: 6 indagati

Il motivo delle botte? Sembra assurdo ma sembra che la causa scatenante  sia un like di troppo in favore di un trapper "rivale" Baby Touché.

25enne di Lecco accoltellato a Padova nella faida tra trapper: 6 indagati
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Ennesimo capitolo della sanguinosa faida tra trapper che da mesi ormai tiene banco nelle aule giudiziarie del nord Italia. Una faida con tanti (troppi) protagonisti lecchesi che questa volta, proprio nelle ore in cui il trapper Baby Gang è tornato agli arresti domiciliari, ha portato alla denuncia di sei giovani  di età compresa tra i 20 ed i 29 anni, stranieri di seconda generazione, fan del trapper padovano Baby Touché accusati di aver aggredito F.C.G. 25enne lecchese (volto ben noto alle forze dell'ordine)  nella stazione ferroviaria di Padova. Il motivo delle botte? Sembra assurdo ma sembra che la causa scatenante  sia un like di troppo in favore di un trapper  appunto "rivale" Baby Touché. Anche quest'ultimo  risulta iscritto nel registro degli indagati, ma non era presente  all’atto dell’aggressione avvenuta due anni fa.

25enne di Lecco accoltellato a Padova nella faida tra trapper: 6 indagati

Ma andiamo con ordine: è il 14 febbraio, giorno di San Valentino del 2022. Il 25enne lecchese, simpatizzante di un  trapper dell'hinterland milanese   posta sui social alcuni video  rendendo nota la sua presenza in zona stazione a Padova. I seguaci di Touché decidono di raggiungerlo. Lo accerchiano, prima lo riempiono di calci e pugni e poi lo accoltellano lasciandolo lasciandolo inerme a terra.

I primi ad intervenire sono gli agenti della Polizia Ferroviaria attirati dalle urla.  Arrivati sul posto, dopo aver notato diverse chiazze di sangue sull’asfalto, gli agenti soccorrono  il giovane aggredito ancora steso per terra col volto ricoperto di sangue. Quest’ultimo racconta  di essere stato aggredito da persone di probabile origine nordafricana armate  di coltello. Né lui né i presenti collaborano all’identificazione degli aggressori, nel frattempo fuggiti.

Ovviamente le indagini non si sono fermate gli accertamenti svolti dai poliziotti della Squadra Mobile, grazie anche ad altre prove acquisite nel corso di una parallela attività di indagine antidroga, che stavano al tempo già conducendo sotto la direzione della Procura della Repubblica di Padova, hanno però consentito di individuare gli esecutori materiali del pestaggio e di inquadrare il contesto in cui lo stesso era maturato.

I poliziotti stavano in quelle settimane investigando su un gruppo di presunti spacciatori, anche loro giovani stranieri di seconda generazione, che acquistavano importanti quantitativi di hashish da un fornitore di origini marocchine residente a Quarto D’Altino (Ve) e che, affidato il trasporto dello stupefacente a giovani incensurati italiani, da loro stessi ribattezzati drivers (tre dei quali arrestati nel febbraio 2022 dalla stessa Squadra Mobile perché sorpresi a trasportare in auto in due occasioni diverse un totale di 5 chili di hashish), provvedevano poi a smerciare nel capoluogo.

Fra quegli indagati c' era un 25enne di Cadoneghe (sudanese di seconda generazione), molto vicino a Baby Touché successivamente indagato anche lui per il pestaggio avvenuto in stazione. Benché quest’ultimo fosse del tutto estraneo ai traffici illeciti dell’amico (per quanto ne fosse a conoscenza), spesso si accompagnava a lui spostandosi a bordo della sua auto, trascorrendo diverso tempo in sua compagnia anche in  una sala registrazione di Ponte San Nicolò. È in occasione di quegli spostamenti che i poliziotti hanno potuto intercettare il giovane trapper commentare le gesta dei suoi “leoni” (così era solito indicare i suoi seguaci), ovvero gli scontri e le risse che sempre più di frequente avvenivano tra i medesimi ed il gruppo di simpatizzanti del trapper rivale.

"Dietro gran parte di quegli episodi di violenza si celava la necessità dei due contendenti di aumentare il numero di followers sulle diverse piattaforme social – TikTok, Instagram –, le stesse sulle quali venivano pubblicati in tempo reale gli scontri. La necessità dunque di affermare la propria leadership, soprattutto su quei giovani connazionali che in nome dell’appartenenza ad un “gruppo” non esitavano a farsi coinvolgere in episodi violenti, come quello avvenuto nel febbraio 2022 presso la Stazione di Padova, o come in altri che pure si registravano in contemporanea nelle città lombarde" spiegano dalla Questura di Padova.

Proprio in occasione dell'aggressione al lecchese In occasione del pestaggio di Padova, Baby Touché  aveva commentato sui social "nessuna scelta solo conseguenza", riferendosi alla reazione avuta dai suoi “leoni” alla provocazione lanciata sulla medesima piattaforma social dal giovane 25enne della fazione contrapposta, che intenzionalmente lo aveva avvisato di trovarsi a Padova. Quest’ultimo sarebbe stato arrestato mesi dopo nell'ambito di altra attività di Polizia perché trovato in possesso di armi e droga.

Fra gli aggressori individuati dalla Squadra Mobile di Padova pure due giovanissimi pugili. Uno di questi, pugile dilettantistico di appena 20 anni, è stato mesi dopo arrestato per tentato omicidio, avendo preso parte ad un'altra spedizione punitiva in provincia di Bergamo (anche in quella circostanza la vittima venne accoltellata ma in maniera più grave). Sempre lui era già stato coinvolto e per ciò denunciato, appena 4 giorni prima dei fatti accaduti a Padova, assieme ad un altro dei co-indagati della Procura di Padova, in una rissa organizzata ad Albignasego (Pd). Successivamente era stato trovato in possesso di un coltello e per tale ragione allontanato da Padova con provvedimento del Questore.

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