Lecco

14enne derubato della bici, "Era l'ultimo dono del papà morto un anno fa"

Il furto è avvenuto ieri davanti al Teatro della Società dove la due ruote era regolarmente legata. Il ragazzino aveva partecipato alla messa di suffragio per l'anniversario di morte del genitore.

14enne derubato della bici, "Era l'ultimo dono del papà morto un anno fa"
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Dolore che si aggiunge a dolore, rabbia che si mischia a senso di impotenza e ingiustizia.  E' una storia  che colpisce diretta al cuore, che fa male, che indigna quella del giovane Davide, 14enne derubato della bici nella serata di ieri a Lecco, in pieno centro, all'ombra del Teatro della Società.

14enne derubato della bici, "Era l'ultimo dono del papà morto un anno fa"

Già il fatto che una due ruote possa sparire nel salotto buono cittadino è una cosa che fa arrabbiare. Già la considerazione che a 14 anni si sia costretti a scontrarsi con una realtà in cui la tua bicicletta, perfettamente legata, possa essere sottratta da un malintenzionato, dà non poco da pensare. Ma se come tutto questo non bastasse, quello che è stato rubato nella serata di ieri, giovedì 4 agosto 2022,   non è "solo" un oggetto, ma un pezzo di cuore. Sì perchè la bici era l'ultimo dono che il papà di Davide gli aveva fatto prima di morire, esattamente un anno fa.

A raccontare quanto accaduto e a lanciare un accorato appello, dopo aver sporto regolare denuncia alle forze dell'ordine, è Elena Moretti, mamma di Davide, insegnante e volontaria dei City Angels di Lecco.

 

"Davide aveva ricevuto in regalo la bicicletta la scorsa estate, era un dono che il papà gli ha fatto per aver superato gli esami di terza media. Poi il papà è morto il 4 agosto del 2021". Inutile sottolineare quindi il valore affettivo, l'investimento emotivo che il giovane aveva fatto sulla bici. "La adorava,  se ne prendeva cura con grande dedizione. L'aveva anche modificata con le sua mani, cambiando alcuni pezzi, ad esempio sul manubrio".

Il furto nel giorno dell'anniversario della scomparsa

Ogni pedalata era un ricordo del papà. Ogni sterzata, ogni giro, un momento per sentire il genitore ancora vicino, accanto a lui. Poi ieri, in una giornata di lacrime  e memoria, Davide e la mamma hanno partecipato alla messa di suffragio celebrata in occasione della prima scomparsa dell'uomo.

"Una volta usciti dalla chiesa Davide mi ha chiesto se  poteva andare a fare un giro in bicicletta - prosegue mamma Elena - Da mamma rompi, gli ho fatto presente più volte che Lecco non è più una città sicura. Soprattutto per le biciclette. Ma lui è un ragazzo con la testa sulle spalle, la lega sempre". E così ha fatto anche ieri sera, ha assicurato la bici alla rastrelliera in piazza Garibaldi, ha fatto una passeggiata e quando è tornato indietro ha fatto l'amara scoperta.

La denuncia

"Mi aveva promesso di essere a casa per le 22 ma a un certo punto mi è squillato il telefono. Era Davide che mi raccontava del furto subito". Stamattina mamma Elena si è recata alla Stazione Carabinieri di Lecco per sporgere denuncia.

"La speranza è che gli impianti di videosorveglianza della zona abbiano immortalato qualcosa di utile per le indagini, ma al momento non sappiamo se  chi ha rubato la bici, consapevole della presenza delle telecamere, abbia fatto un percorso ad hoc per evirare l'occhio del grande fratello".

Scandagliato anche il web alla ricerca di qualche annuncio di vendita; ma si sa che anche i ladri più sprovveduti attendono tempo prima di tentare di rivendere la refurtiva on line.

Il ritrovamento del lucchetto

Ad   inquietare  ancora di più un particolare che è emerso poi nel pomeriggio di oggi. "Mio figlio è tornato do nuovo in piazza ed, esattamente nel punto in cui c'era la bici, ha trovato  il suo lucchetto. Questa mattina non c'era. In ogni caso  lancio un appello: per favore si metta la mano sul cuore chi ha staccato la catena  e si è portato la bicicletta. Ha dato un dolore immenso ad un quattordicenne".

Un appello al quale ci uniamo anche noi: chiunque avesse informazioni può contattare tutti i giorni la redazione del Giornale di Lecco ai numero 0341 363233 oppure 3501374198. Sarà nostra premura mettere in contatto quanti avessero elementi utili con con mamma  Elena.

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