12 milioni di euro in Lombardia per la formazione a distanza, a Lecco circa 430 mila
Currò: "Cerchiamo di fare fronte alle esigenze di tutti. Questi solo i primi passi"
Il ministero dell'Istruzione ha firmato il decreto ministeriale per distribuire alle scuole, in attuazione del decreto legge del governo ‘Cura Italia’, 85 milioni per il potenziamento della didattica a distanza. Saranno destinati: 10 milioni alla dotazione o al potenziamento, per le scuole, di piattaforme e strumenti digitali per l’apprendimento a distanza; 70 milioni di euro per garantire la connettività di rete e mettere a disposizione in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali agli studenti meno abbienti per la fruizione delle piattaforme di apprendimento; 5 milioni per la formazione del personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza.
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12 milioni di euro in Lombardia per la formazione a distanza
L'obiettivo principale è quello di permettere a tutti gli studenti di avere accesso alle medesime possibilità in modo che nessuno sia costretto a rimanere indietro a causa del digital divide dei territori. Saranno inoltre messi a disposizione delle scuole del primo ciclo di istruzione 1000 nuovi assistenti tecnici informatici, con il compito di assicurare la funzionalità della strumentazione informatica in dotazione agli istituti e per supportare i docenti e gli alunni nell’utilizzo delle piattaforme di didattica a distanza.
A Lecco circa 430 mila
"Come si sta comunicato in questi giorni, il governo sta facendo fronte a tutti gli aspetti del blocco da misure restrittive da covid 19. Non tralasciando nulla e avendo particolare attenzione anche ai meno abbienti che oggi non possono permettersi uno strumento informatico per ogni componente del nucleo familiare"ha commentato l 'Onorevole Giovanni Currò. Dopodiché ha specificato come questi siano solo i primi provvedimenti di un importante intervento: "Siamo consapevoli che sono solo le prime misure politiche ed economiche. Tutto ciò che si sta facendo è nulla in confronto agli instancabili operatori sanitari negli ospedali e nelle rsa, ai corrieri, agli operatori i nei supermercati e ai commercianti alimentari che stanno proseguendo il proprio lavoro esponendosi a rischi per se e i propri familiari".