Via libera ufficiale all'ampliamento del Parco Barro e di quello del Curone
Fragomeli: "Ormai siamo vicini alla chiusura di una estesa e stupenda rete verde"
È stato approvato stamattina, in V Commissione Territorio, il progetto di legge sull’‘Ampliamento dei confini del Parco regionale del Monte Barro e del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone’ con il voto favorevole di Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd. “Un grande risultato che rende ancora più fruibile il collegamento di tutta un’area composta dal Monte Barro, dal Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, passando per il Plis del Monte di Brianza, cui potrebbero poi aggiungersi i Comuni rimasti fuori, in un’ideale continuità di natura, ambiente e tutela paesaggistica”, commenta il consigliere dem.
Via libera ufficiale all'ampliamento del Parco Barro e di quello del Curone
“Innanzitutto, voglio esprimere un ringraziamento ai presidenti dei due parchi, Paola Golfari e Marco Molgora, che dimostrano con i loro ruoli quanto sia importante che ci siano le figure giuste per raggiungere risultati, determinate nel valorizzare e accrescere sempre di più l’area sotto tutela. L’aspetto importante di questo ampliamento, come ho ribadito anche oggi in Commissione, non è solo il fatto che il Parco del Monte Barro, contenuto nelle dimensioni, a cavallo tra montagna e laghi, si amplia del 15% e quello della Valle del Curone del 28,14, quindi addirittura di un terzo in più. Ma è proprio il fatto che si stanno sempre di più congiungendo nell’asse nord-sud due aree protette dei nostri bellissimi territori su cui insistono colline, prime montagne, laghi e piccole valli a ridosso di Lecco. Quindi si sta allargando l’area sotto tutela in uno dei luoghi più incantevoli della Lombardia”, spiega Fragomeli.
L’ampliamento ha, inoltre, “permesso di mettere sotto tutela parte dei territori che prima erano nel Parco locale di interesse sovracomunale del Monte di Brianza. Quindi, ormai siamo vicini alla chiusura di una estesa e stupenda rete verde. E queste aree protette più sono collegate, più permettono di essere godute da parte di tutti, oltre al fatto che preservano territori più vasti rispetto al consumo di suolo. In questo vanno ringraziati anche i sindaci interessati per la grande lungimiranza, che dimostra l’importanza di fare un passo in avanti, garantendo una vera tutela dei territori”, conclude Fragomeli.