La polemica

Vannacci a Calolzio: Forza Italia prende le distanze

Gagliardi e i suoi non condividono: "Riferimenti omofobi e razzisti"

Vannacci a Calolzio: Forza Italia prende le distanze
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Continuano le polemiche in vista della presentazione del libro del generale Vannacci a Calolziocorte. Questa volta a dire la sua è il coordinatore provinciale di Forza Italia Roberto Gagliardi.

Vannacci a Calolzio, Forza Italia "non condivide"

"La scelta di presentare proprio al Monastero del Lavello a Calolziocorte il libro del generale Roberto Vannacci "Il mondo al contrario" non è piaciuta a molti osservatori e protagonisti del mondo politico, sociale e associazionistico in provincia di Lecco e ha suscitato parecchie reazioni negative non soltanto per la scelta della location ma anche e soprattutto per i contenuti ritenuti discutibili e anche offensivi nei confronti delle persone citate e prese di mira. Il Coordinatore provinciale di Forza Italia, da par suo, prende nettamente le distanze dall'autore ma anche dalla scelta effettuata
dall'amministrazione comunale di centrodestra di Calolziocorte e non le manda a dire al presidente della provincia che nomina il presidente della fondazione e dunque al primo cittadino della Lega cui fa riferimento il vertice del comune alle porte della Valle San Martino" si legge in un comunicato diffuso proprio oggi dal coordinamento provinciale di Forza Italia.

Gagliardi: "Riferimenti razzisti e omofobi"

"Forza Italia è un partito liberale, popolare, moderato e europeista quindi avendo un pensiero liberale, rispettiamo le idee del generale ma non le condividiamo assolutamente. All’interno del suo libro, infatti, ci sono espressamente dei riferimenti razzisti e omofobi. Vannacci è un uomo dello Stato e servitore dello Stato e un grande militare: la sua persona è indiscutibile dal punto di vista professionale e dell’operato militare ma essendo uomo delle istituzioni e avendo sempre rivestito all’interno dell’istituzione militare un ruolo molto rappresentativo e pubblicamente riconoscibile,
dal momento che si espone di fronte ai cittadini italiani deve anche avere la consapevolezza che non può esprimere un parere personale andando contro quello che le istituzioni hanno dichiarato e convintamente sostengono, perché altrimenti è giusto che l'uomo venga destituito e il suo ruolo di rappresentanza gli venga tolto" commenta Gagliardi.

"Peccato per il coinvolgimento della Fondazione di Santa Maria del Lavello"

"Tornando alla vicenda a livello calolziese, credo sia molto triste vedere coinvolta così pesantemente la Fondazione di Santa Maria del Lavello, che ha come codice etico la pratica e la diffusione: “di comportamenti morali, valori quali l'onestà e il rispetto della persona e delle regole della democrazia “ e ancora, “considera l’identità sociale di ogni individuo come una risorsa per progredire e da sempre censura ogni forma di discriminazione basata sulle opinioni politiche, sessuali, sulla razza, sulla lingua, sulla religione”. Prestarsi per pubblicizzare un libro in cui queste considerazioni sono quasi totalmente violate, è sicuramente un azzardo che forse andava evitato" conclude Gagliardi con fermezza.

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