"Un segno di speranza"

Valmadrera, posata la prima pietra del nuovo nido comunale di via Bovara

Accoglierà 44 bambini e sarà terminato verso la fine del 2025

Valmadrera, posata la prima pietra del nuovo nido comunale di via Bovara
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Il primo passo verso la costruzione del nuovo nido comunale di via Bovara è stato fatto nel pomeriggio di oggi, lunedì 15 aprile 2024, quando è stata posata la prima pietra dell'edificio, alla presenza delle autorità, dei progettisti e dei rappresentanti delle imprese Pavoni Spa e Grisenti Srl.

Valmadrera, posata la prima pietra del nuovo nido comunale di via Bovara

La struttura, finanziata per tre quarti dallo stato grazie ai fondi del Pnrr (1 milione e mezzo di euro), per mezzo milione di euro dal Comune e per il 10% (150 mila euro) sempre dallo Stato nell'ambito degli incentivi sulla progettazione, prevede 44 posti nido, 6 operatori e un coordinatore, e dovrebbe essere terminata intorno alla fine del 2025 (i lavori di scavo sono iniziati il 30 novembre 2023) calcolando circa 1 anno di cantiere, due mesi di lavori e ulteriori 6 mesi per le verifiche e i collaudi.

"I 44 posti che il nuovo nido offrirà - ha spiegato il sindaco Antonio Rusconi - soddisfano maggiormente l'esigenza delle famiglie rispetto agli attuali 20 posti: tutt'ora ci sono già sette o otto famiglie in attesa. Il nido per noi è un segno di speranza: diciamo sempre che è importante aumentare il numero dei bambini, ma poi bisogna anche offrire i servizi, altrimenti non è possibile". Il sindaco ha infine concluso con la frase della nota pedagogista Maria Montessori: "Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l'umanità".

Il sindaco Antonio Rusconi

E' toccato poi all'architetto Giuseppe Origo il compito di illustrare nel dettaglio il progetto: l'area avrà un'ampiezza di 1200 metri quadri, 520 coperti dall'edificio; l'accesso avverrà da una nuova strada situata più a valle che verrà realizzata contestualmente alla realizzazione dei lavori. La struttura sarà dotata di 3 spazi per le attività principali, 2 atelier per le attività collettive e uno spazio centrale per l'accoglienza, oltre ai blocchi dei servizi igienici e degli uffici. Sarà dotata anche di una mensa. L'edificio avrà uno stile architettonico lineare e un basso impatto ambientale, come richiesto dal Pnrr e dalle norme sui criteri ambientali vigenti. L'edificio sarà ben isolato e non necessiterà dell'uso di gas per il riscaldamento; sarà dotato di un impianto fotovoltaico che integrerà gran parte dei servizi energetici. Anche i materiali che verranno utilizzati per la costruzione dell'edificio saranno volti al rispetto ambientale, con mattoni realizzati in parte con materia riciclata. L'edificio avrà anche un sistema di recupero delle acque piovane che, oltre che per l'irrigazione, saranno utilizzate per i servizi igienici. Un'attenzione sarà riservata anche al comfort degli utenti dal punto di vista termico, acustico e luminoso, grazie ad un sistema di riscaldamento a pavimento tramite pannelli radianti e, in ausilio, un sistema di ventilazione per favorire il ricambio dell'aria e il raffreddamento nei mesi estivi, ad infissi che privilegiano l'illuminazione naturale, favorendo anche il controllo della luminosità e a finiture interne progettate per il controllo acustico.

L'architetto Giuseppe Origo

Presente alla posa della prima pietra anche il prefetto di Lecco, Sergio Pomponio, che ha sottolineato l'obbligo che tutti gli adulti, indipendentemente dal loro ruolo, hanno nei confronti dei bambini: "L'obbligo di garantire la continuità della specie, che non si traduce solo nell'ambito riproduttivo, ma anche nella riproduzione dei valori, delle idee e del futuro in generale - le parole del prefetto - L'asilo nido, l'ultimo portato della cultura pedagogica - per me, che sono figlio di insegnanti, tutto ruota attorno all'educazione - favorisce la speranza, per i giovani genitori, di avere un futuro diverso ed è quindi un obbligo quello di progettare una speranza futura".

Il prefetto Sergio Pomponio

Anche il vicequestore di Lecco, Anna Leuci, ha presenziato all'evento: "Sono mamma anch'io e so come cresca l'ansia, quando arriva il momento di tornare al lavoro dopo la maternità, se non si ha la certezza di poter affidare il proprio bambino a persone competenti".

Il vicequestore Anna Leuci

 

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