in memoria di luca magistris

Valmadrera, alla dottoressa Anna Spreafico il Premio Ultreya

Laureata in Medicina e Chirurgia con lode alla Bicocca di Monza, la dottoressa Spreafico è attualmente specializzanda in ginecologia ostetricia all'ospedale Manzoni di Lecco

Valmadrera, alla dottoressa Anna Spreafico il Premio Ultreya
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E' stato consegnato nella serata di oggi, mercoledì 25 giugno 2025, nel palazzo comunale di Valmadrera, il Premio Ultreya, in memoria del giovane medico Luca Magistris, alla dottoressa Anna Spreafico, 26 anni, di Molteno.

Valmadrera, alla dottoressa Anna Spreafico il Premio Ultreya

Laureata in Medicina e Chirurgia con lode alla Bicocca di Monza, la dottoressa Spreafico è attualmente specializzanda in ginecologia ostetricia all'ospedale Manzoni di Lecco. La sua tesi è stata molto apprezzata dalla Commissione di Ultreya perché sperimentale, basata sulla raccolta dei dati, ottenuti lavorando tra il Manzoni di Lecco e il San Gerardo di Monza.

Al centro la dottoressa Anna Spreafico

La tesi, "Effetto della mutazione dei geni BRCA 1 e BRCA 2 sulle caratteristiche cliniche e sugli outcome oncologici", verteva sul carcinoma ovarico ad alto grado in stadio avanzato. Come spiegato dalla dottoressa, "il carcinoma ovarico è una patologia diffusa e di cui tendenzialmente la diagnosi viene fatta quando è in stato già metastatico. Fra i fattori che possono determinare l'insorgenza di questa patologia c'è anche la componente genetica, in particolare, tra i geni che sono implicati, ci sono i geni BRCA 1 e BRCA 2, che sono geni di suscettibilità per il carcinoma ovarico. Una volta fatta la diagnosi di carcinoma ovarico, la paziente viene testata per la mutazione di questi geni, che può essere germinale (presente dalla nascita) oppure somatica (sul tessuto tumorale); se veniamo a conoscenza che la paziente in questione presenta questa mutazione, ci sono terapie specifiche che vengono fatte dopo la chirurgia e dopo la chemioterapia, che si chiamano 'terapie di mantenimento'; aver scoperto che ci sono queste terapie di mantenimento per donne che presentano questo tipo di mutazione ha permesso di migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita delle pazienti. Nel momento in cui noi sappiamo che una donna, che non presenta la patologia, ha la mutazione, perchè magari la mamma ha avuto un tumore ovarico e si sottopone la figlia al test, allora si può fare una chirurgia profilattica (di prevenzione). Nella tesi ho raccolto dei dati relativi alle nostre pazienti operate nel triennio 2018-2020 nei due ospedali di Lecco e Monza, valutando le caratteristiche della malattia, le caratteristiche cliniche, la presenza della mutazione e il follow up, monitorando l'impatto della presenza della mutazione sulle caratteristiche cliniche delle pazienti e sull'andamento della patologia".

La dottoressa ha accennato anche alla fase di cambiamento affrontata: "Passare da essere una studentessa ad essere una specializzanda è un cambiamento che comporta anche un fattore emotivo che bisogna imparare a gestire". Una realtà non facile, sottolinea la madre della giovane dottoressa, con turni stressanti e situazioni umane delicate.

Della dottoressa Anna, spiega Laura Magistris, sorella di Luca, "ci hanno colpito il suo sorriso, la sua freschezza e il suo entusiasmo; la tanta voglia di fare e di fare bene, i grandi ideali e la passione, che le auguriamo di continuare a coltivare".

Laura Magistris e il dottor Mario Tavola

Oltre al premio, Ultreya ogni anno destina dei fondi ad un progetto di carattere benefico; quest'anno, come spiegato da Laura Magistris, la scelta è ricaduta sull'Istituto Mario Negri, che cura progetti di ricerca volti al miglioramento delle condizioni delle rianimazioni. Per questo alla conferenza stampa era presenta anche il dottor Mario Tavola, primario della Rianimazione di Lecco e collega di Luca. Oltre a portare regolarmente aiuti in Ucraina insieme ad altri volontari, il dottor Tavola dall'89 collabora con l'Istituto Mario Negri, punto di raccordo per 250 terapie intensive sparse sul territorio nazionale. Grazie ad una cartella informatizzata che raccoglie i dati dei pazienti per le terapie intensive, l'istituto può contare su un database di più di 1 milione di pazienti. Uno degli obiettivi dell'istituto è quello di analizzare i dati al fine di costruire modelli per il corretto utilizzo delle risorse nelle terapie intensive.

"Questo premio è diventato una tradizione del bene - le parole del sindaco Cesare Colombo - che, da un ricordo doloroso, ha la forza di ricavare qualcosa di buono, puntando su realtà che diano risultati veri e tangibili, per continuare a generare qualcosa di nuovo che possa influire sulla vita delle persone".

Il sindaco Cesare Colombo e l'ex sindaco Antonio Rusconi

"E' bello ritrovarsi ogni tanto per ascoltare delle belle notizie - conclude l'ex sindaco e assessore Antonio Rusconi, presidente del Fondo di Comunità di Valmadrera - La parola 'tradizione' è molto importante, perché il verbo 'trado' in latino significa 'consegnare', 'affidare': noi continuiamo a dare questo premio dopo più di 10 anni. Consegniamo la storia di Luca e il suo desiderio di fare del bene. Nella nostra realtà, che diventa sempre più individualista, l'idea che ogni anno si possa fare qualcosa per fare del bene dimostra come Luca ci parli ancora".

La conferenza stampa si è conclusa con la consegna alla dottoressa Anna Spreafico della targa, come sempre raffigurante una delle fotografie scattate da Luca Magistris nel viaggio che fece l'anno prima della sua scomparsa, e quello che Laura Magistris ha definito "il testamento di Luca", una settantina di pagine dove il giovane medico ha raccolto le immagini più significative del viaggio, accompagnate da spunti e riflessioni.

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