Vaccini obbligatori: ostruzionismo alla Camera, ma l’autocertificazione passerà
L’ok all’autocertificazione fino alla primavera del 2019 sembra certo (in questo momento, sono da poco passate le 13, a Montecitorio è stata posta la questione di fiducia prima della sospensione per la pausa pranzo)
Vaccini obbligatori: a meno di sconvolgenti sorprese, l’emendamento al Decreto Milleproroghe che dà il via libera alle autocertificazioni passerà, nonostante la discussione sul dibattuto tema partita ieri si sia “allungata” a seguito delle tante richieste d’intervento in aula dell’opposizione. L’approvazione potrebbe comunque arrivare a breve.
Vaccini obbligatori in aula
L’ok all’autocertificazione fino alla primavera del 2019 sembra certo (in questo momento, sono da poco passate le 13, a Montecitorio è stata posta la questione di fiducia prima della sospensione per la pausa pranzo), nonostante l’ostruzionismo da parte delle minoranze (82 ad esempio i deputati Dem prenotatisi) che alla Camera non le hanno mandate a dire contro il fronte gialloverde.
In sostanza, la circolare di luglio del Ministro della Salute Giulia Grillo (M5S) ha modificato in parte quanto previsto dalla legge Lorenzin, introducendo la possibilità di presentare la sola autocertificazione e non anche la documentazione Asl attestante l’avvenuta vaccinazione. E così sarà confermato.
Luci e ombre
L’emendamento, in pratica, licenzia la possibilità di autocertificare l’avvenuta vaccinazione dei figli per l’a.s. 2018/19 ed indica il 10 marzo 2019 quale termine ultimo per presentare la documentazione completa. Il timore però è che in molti casi chi presenta l’autocertificazione lo faccia in sostanza solo per “tirare in lungo”, per altro accollandosi l’onere di dichiarare il falso relativamente a vaccinazioni o a prenotazioni in realtà mai effettuate.
E mentre in Parlamento la vexata quaestio arriva al capolinea, è proprio per questo che i presidi hanno già ribadito la loro posizione: “La legge attualmente in vigore è la legge Lorenzin: chi non è vaccinato, non può essere accettato”. Un orientamento precauzionale, quello dei dirigenti scolastici, ampiamente trasversale, anche se ha fatto scalpore ieri la notizia del bimbo di Settimo Torinese che è stato inizialmente “messo in quarantena” perchè non ancora vaccinato (dovrebbe esserlo entro la fine del mese).
Il presidente dell’Associazione Presidi Antonello Giannelli era intervenuto così in audizione alla Camera:
L’emendamento che rinvia l’esclusione della frequenza per i bambini non vaccinati va ritirato: se passa, abbiamo per quest’anno scolastico un rischio per la salute. Ci sono diecimila bambini che non possono vaccinarsi per varie ragioni e assegnare questi bambini a classi particolari non è possibile sia dal punto di vista organizzativo, sia perché è una forma di segregazione che ripugna.
Il punto nodale sarà a questo punto la reale capacità di controllo sulle autocertificazioni.
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daniele.pirola@netweek.it