Vaccinazioni scuola | domani 20 marzo scade la proroga: cosa succede a chi non è in regola

Ecco cosa succede nella nostra regione.

Vaccinazioni scuola | domani 20 marzo scade la proroga: cosa succede a chi non è in regola
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Vaccinazioni scuola | domani 20 marzo scade la proroga. Ecco gli ultimi dati forniti dall'Ats in merito alla situazione degli istituti lecchesi.

Vaccinazioni scuola: cosa dice la normativa

E' scaduto ufficialmente sabato 10 marzo, il termine per la presentazione della documentazione certificante le vaccinazioni dei bambini che frequentano scuole e asili in Lombardia. Ma Regione Lombardia di fatto aveve cobcesso una sorta di proroga fino a domani, 20 marzo.

La normativa parla chiaro. Le famiglie avevano tempo fino al 10 marzo per mettersi in regola e presentare il certificato di avvenuta vaccinazione o consegnare la prenotazione dell’appuntamento per effettuare la vaccinazione.

Chi aveva presentato l’autocertificazione, dovrà ora presentare il certificato vaccinale che attesta il tutto.

Per chi non ha fatto nulla, in teoria dovrebbero scattare le misure previste per gli inadempienti: per scuole dell’infanzia e asili nido, il bambino non potrà più frequentare, ma rimarrà iscritto.

Per la scuola dell’obbligo (elementare, media e superiore fino ai 16 anni), l’accesso sarà comunque garantito: le famiglie dovranno rispondere della propria inadempienza allo Stato e non alla scuola, il decreto prevede solo una sanzione amministrativa dai 100 ai 500 euro.

Cosa succede in Lombardia: “proroga” fino al 20 marzo

“Entro il 20 marzo come da Circolare ministeriale –  aveva infatti comunicato nei giorni scorsi  l’assessore al Welfare Giulio Gallera – le scuole ci invieranno gli elenchi di coloro che non hanno presentato la documentazione richiesta. A quel punto saranno i nostri Centri vaccinali a verificare ogni singola situazione per accertare che dietro l’inadempienza ci sia l’effettiva volontà a non vaccinare i bambini e non un errore o una dimenticanza. Per questo motivo solo a conclusione di tale verifica si potrà effettivamente dichiarare l’inadempienza all’obbligo vaccinale. In questo modo proseguiamo nel percorso in atto da tempo da parte dei Centri vaccinali e di tutti gli attori del sistema regionale per favorire un’adesione consapevole e responsabile all’offerta vaccinale”.

Qualche numero

“Al 31 dicembre 2017 – ricorda l’assessore – erano 31.417 su 184.398 pari a una media del 17,04%, i soggetti inadempienti che sono stati sottoposti alla vaccinazione prevista dalla legge sull’obbligatorietà, per una o più dosi mancanti, appartenenti  alle 15 coorti di nascita (2001/2015) che contano una popolazione complessiva di 1.409.500 che frequentano gli asili nido, scuole materne, elementari, primarie e Secondarie di 1° e 2° grado, fino ai 16 anni. Dei 49.815 che appartengono alla fascia d’età da 0 a 6 anni, e’ stato invece vaccinato più del 30%”.

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