Una bomba alla democrazia: Piazza Fontana 50 anni dopo

La data da segnare sul calendario è quella di   mercoledì 11 Dicembre alle  21 nella  Sala Civica di Merate.

Una bomba alla democrazia: Piazza Fontana 50 anni dopo
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Il Partito Democratico di Merate organizza una serata dal titolo “Una bomba alla democrazia: Piazza Fontana 50 anni dopo”. La data da segnare sul calendario è quella di   mercoledì 11 Dicembre alle  21 nella  Sala Civica di Merate. Il titolo prende spunto dal progetto universitario “Una bomba alla democrazia” che sarà presentato da tre studenti del III° anno di scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica: Federico Dusi, Enrico Bianchi, Eleonora Maria Belenghi. La chiave di lettura utilizzata è innovativa e legata a un’interpretazione di quella strage in relazione alla democrazia odierna. 

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Una bomba alla democrazia: Piazza Fontana 50 anni dopo

Perché è così dannatamente attuale Piazza Fontana? 

Questa è la domanda che ci poniamo e da cui sono partiti 18 studenti dell’Università Cattolica di Milano, sotto la guida del professore Paolo Colombo, docente di storia contemporanea e storia delle istituzioni. 

Sono passati esattamente 50 anni da quel terribile venerdì 12 dicembre del 1969. C’è chi l’ha vissuta in diretta, chi ne ha avuto notizia subito o in differita e c’è chi ne ha sentito solo dei racconti o l’ha studiata a scuola. Per tutti, è comunque un passaggio tanto fondamentale quanto drammatico della storia e della crisi dello Stato italiano.

Il professor Alessandro Calasso

La serata verrà introdotta con una premessa storica su strategia della tensione e autunno caldo da parte del professor Alessandro Calasso, docente di storia e filosofia presso il Liceo Agnesi di Merate. Successivamente, si seguiranno gli interventi dei tre studenti che hanno ristrutturato e modellato il progetto per presentarlo alla cittadinanza meratese. Ci parleranno di Piazza Fontana partendo da una ricostruzione storica della strage, attraversando le reazioni a caldo e i funerali delle vittime e concludendo con un confronto e un’analisi dello stato di salute della democrazia a quei tempi rispetto ad oggi.

 

 

 

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