Lecco

Teatro della Società: il sipario si rialzerà entro la fine del 2024

Il sindaco: "Per il Comune di Lecco il teatro è una priorità e lo dimostrano anche i tre milioni di euro messi a bilancio per la fase 2"

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Il sipario del Teatro della Società, abbassato ormai dal 2017, si rialzerà entro la fine del 2024. Questo l'obiettivo dell'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mauro Gattinoni.  Una riapertura attesa che andrebbe a coincidere, se le tempistiche venissero rispettate, con il 180esimo anniversario di inaugurazione del teatro cittadino progettato dal Bovara.

Teatro della Società: il sipario si rialzerà entro la fine del 2024

"Siamo nell'intervallo tra il primo e il secondo tempo, giusto per usare una metafora teatrale - ha detto oggi, mercoledì 18 aprile 2023 il primo cittadino durante l'incontro organizzato a Palazzo delle Paure per presentare quanto fino ad oggi fatto e i progetti futuri del teatro  - Tra il primo e Il secondo lotto di interventi vivremo appunto un periodo di intervallo e vogliamo farlo con una logica che sia il più partecipata possibile".

Non a caso, proprio nel pomeriggio di oggi  tutti i consiglieri comunali di Palazzo Bovara avranno la possibilità di effettuare un sopralluogo per verificare "lo stato dell'arte" dopo i lavori effettuati.

"Per il Comune di Lecco il teatro è una priorità e lo dimostrano anche i tre milioni di euro messi a bilancio per la fase 2. Il silenzio operoso che ha accompagnato gli ultimi anni diventerà una comunicazione partecipata e calda perchè intorno  al teatro ci sia aspettativa per la rinascita di uno strumento di socialità di cui la città è stata per troppo tempo privata".

L'amianto e l'opera del Sora

Il compito di fare il punto sul passato, sul presente sul futuro del teatro è spettato all'assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi insieme al progettista Nicola Berlucchi,  alla restauratrice Antonella Vitiello e a Matteo Sintini del Ministero della Cultura/Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

Lungo l'elenco delle opere inserite nel primo lotto, che a giorni verranno ultimate, a partire dalla totale e completa rimozione dell'amianto presente nella struttura. Materiale che, con il procedere dei lavori, è stato scoperto essere più pervasivo di quanto inizialmente ipotizzato.

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"Abbiamo compiuto una scelta radicale e coraggiosa decidendo di bonificare l'intera struttura - ha sottolineato l'assessore Sacchi  - e tutti ben sappiamo le difficoltà incontrate e l'impegno compiuto per salvare il dipinto del Sora. E' stato fatto un lavoro incredibile su questo fronte, probabilmente un unicum nel suo genere. Ma accanto a scoperte negative ne abbiamo avute anche di positive come lo svelamento delle decorazioni ottocentesche che erano sotto l'intonaco nel foyer e nel ridotto. Non solo ma abbiamo fortemente voluto l'introduzione di un impianto di raffrescamento che renderà il teatro, che prima in estate era estremamente caldo, fruibile in tutte le stagioni".

La stratificazione storica del Teatro della Società

Accanto al dipinto del Sora, datato 1979, potranno convivere elementi ottocenteschi riportati alla luce. "Si tratta di una scelta importante - ha sottolineato Sintini - Non abbiamo voluto riportare il  teatro alla sua veste originale ma avviamo voluto valorizzare le sue stratificazioni storiche".

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Il secondo lotto di opere

Ma come detto la rinascita del Teatro della Società passerà anche attraverso il secondo lotto. A fornire anticipazioni su questo fronte, ("in attesa dell'acquisizione dei pareri per la redazione del progetto definitivo che verrà poi messo a gara" ha specificato l'assessore Sacchi) è stato l'architetto Berlucchi. "Stiamo parlando di un lavoro corale, che vede il coinvolgimento di  professionisti e lo sviluppo di tanti aspetti, dall'illuminazione all'acustica, agli impianti. Proprio quest'ultimo settore, ovvero inserire impianti del 2003 in una struttura dell'800 è forse quello più complicato".

 

Il sindaco Gattinoni e il dottor Sintini

In concreto cosa si prevede nel secondo lotto? Dalla realizzazione del dehors esterno in ferro con pavimentazione a doghe in fibra legno e pareti vetrate perimetrali, alla predisposizioni di impianti per locale bar, continuando coni il rifacimento del blocco bagni a servizio dei palchi, il restauro dei parapetti e delle porte dei palchetti, il restauro  degli intonaci di foyer, ridotto, sala camino e sala riunioni. E ancora interventi sull'impianto di illuminazione, sulla pavimentazione, ma anche suoi  rivestimenti, e sul sipario. Senza dimenticare nuove poltrone e una nuova macchina scenica.

L'architetto Berlucchi e l'assessore Sacchi

Valorizzare, non stravolgere: questo l'obiettivo. "Nessun intervento da archistar" ha ironizzato Berlucchi.

La creazione di una Fondazione

Il futuro del teatro, come sottolineato dal sindaco, non può e non deve passare solo da Comune. "Si chiama teatro della Società e non teatro comunale non a caso. E' un bene della comunità ed è la stessa comunità che ha il diritto dovere di essere coinvolta e allo stesso tempo di compartecipare, di diventare un attore. Penso agli imprenditori ma anche ai singolo cittadini".

In questo senso sono tante le ipotesi al vaglio e tra queste anche quella della creazione di una Fondazione ad  hoc. "I costi per sostenere una stagione teatrale di qualità sono alti, circa 400mila euro per il Comune di Lecco, soprattutto per un teatro come il nostro che a differenza di altri più capienti può contare su 450 posti, sono decisamente alti - ha chiosato Gattinoni -  Investire sulla cultura è importante e sono convinto che per un privato un investimento come questo possa essere decisamente attrattivo perchè il Teatro ha una capacità di trascinamento di bellezza, di giovani,  di produzione culturale, di futuro"

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