Lecco

Nuovo regolamento tavolini in piazza: "Se passa, partono denunce e ricorsi al Tar"

Lettera ultimatum alla Giunta e al Consiglio comunale dal coordinatore legale del gruppo "Nuovo Regolamento Occupazione Suolo Pubblico". La replica dell'assessore  Rusconi: minaccia al corretto esercizio di funzioni pubbliche".

Nuovo regolamento tavolini in piazza: "Se passa, partono denunce e ricorsi al Tar"
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Nuovo regolamento tavolini in piazza: lettera ultimatum, con annessa minaccia, all'assessore Giovanni Cattaneo, ma anche a tutta la Giunta e al Consiglio comunale, alla vigilia della seduta di lunedì 28 marzo nella quale si delibererà l'approvazione delle nuove norme per l'occupazione di suolo pubblico. A lanciarlo Marco Erba, coordinatore legale gruppo Nuovo Regolamento Occupazione Suolo Pubblico. La replica, a stretto giro di email, non ha tardato ad arrivare, a firma dell'assessore Giuseppe Rusconi.

Tavolini in piazza: appello alla Giunta e al Consiglio comunale

L'appello fa seguito ad altri interventi che si erano succeduti all'indomani della presentazione della bozza di regolamento in commissione consiliare che andrà a ridurre gli spazi dove sono collocabili tavolini, sedie e dehors. Confcommercio Lecco aveva chiaramente espresso la propria contrarietà e ieri, venerdì 25 marzo, avevano fatto sentire la loro voce anche i dipendenti degli esercizi, bar e ristoranti, affacciati sulle piazze XX Settembre e Cermenati. preoccupati dal rischio del venir meno di posti di lavoro.

Di quest'oggi, sabato 26 marzo 2022,  la lettera a firma del coordinatore del costituito Gruppo Nuovo Regolamento Occupazione Suolo Pubblico.

Stimati Consiglieri, Assessori, componenti della Giunta Comunale,

Come molti di voi sapranno sarete a breve chiamati ad approvare il Nuovo Regolamento Occupazione Suolo Pubblico.

Tale regolamento, come già spiegato al suo promotore e relatore Assessore Cattaneo e al sig. Sindaco (che tuttavia pare non abbiano recepito le indicazioni in merito) è tecnicamente, di fatto, nei presupposti di diritto e negli scopi perseguiti erroneo, carente di giustificazione ed in contrasto con la normativa costituzionale, europea e nazionale.

Porterà alla distruzione di oltre 70 posti di lavoro ora occupati da vostri concittadini, oltre ad assestare un colpo mortale all'intero comparto della ristorazione e della ricettività turistica della città, da tempo già agonizzante.

"Pronti a presentare denunce e ricorso al Tar"

Per i sopracitati motivi, i legali del nostro gruppo di azione cittadina, che rappresenta la quasi totalità dei titolari degli esercizi coinvolti dal nuovo regolamento, con il supporto economico e legale di Confcommercio e in coordinamento con i legali dei 70 dipendenti firmatari della lettera aperta all'amministrazione comunale, riuniti sotto la sigla sindacale CGIL Filcams, presenteranno, contro il sopracitato regolamento, nel caso venga approvato, nell'ordine:

- denuncia-querela penale, nei confronti dei singoli membri del consiglio, per grave e pregiudizievole distorsione del gioco concorrenziale (art. 41 Costituzione Italiana, direttiva europea 2006/123/CE c.d. Bolkenstein, l. 287/90 et similia) e per omessa contemperazione dei confliggenti interessi pubblici (preciso dovere della PA, che ne limita e guida la discrezionalità nell'esercizio del potere);

- denuncia-querela penale, nei confronti dei singoli membri del consiglio, per il reato di falso ideologico in atto pubblico, per palese contrasto del regolamento con il DPR 31/2017;

- ricorso al Tar Regione Lombardia per i sopracitati motivi ed altri di rilievo sanitario e di sicurezza sul lavoro, con contestuale richiesta di immediata ed urgente sospensione del regolamento stesso;

- successiva costituzione collettiva in parte civile nell'azione di risarcimento danni nei confronti dell'amministrazione comunale per risarcimento dei danni economici arrecati senza valido motivo dal regolamento;

La richiesta: "Ritirate il vostro sostegno al progetto dell'assessore Cattaneo"

Una parte significativa della cittadinanza vi chiede pertanto di ritirare il vostro sostegno al progetto dell'Assessore Cattaneo.

Così come ora configurato, il regolamento non apporta beneficio alcuno alla collettività, anzi crea danni irreparabili e gravissimi che pregiudicheranno lo sviluppo economico della nostra cittadina per molti anni a venire.
Non riusciamo a comprendere l'urgenza di approvare questo regolamento punitivo (basti guardare la parte sanzionatoria del regolamento, neppure per omicidio si rischiano siffatte conseguenze!!) di una categoria che a stento sopravvive tra pandemia, rincaro delle materie prime, rincaro spropositato del comparto energia e trasporti, casse integrazioni di importi ridicoli, sostegni promessi e mai arrivati.

Il tutto poi per tutelare, secondo le parole dell'assessore, un vago interesse "al passeggio" dei concittadini, il quale è già ad oggi garantito dagli spazi liberi da esercizi commerciali, che più che ampiamente superano le prescrizioni del codice della strada e che semmai è pregiudicato dalla presenza di senzatetto violenti ed ubriachi sotto Palazzo delle Paure, dallo spaccio di cocaina e marjuana in via Giacomo Anghileri su cui le forze dell'ordine, ripetutamente messe al corrente dai residenti, paiono chiudere occhi e naso e non di certo da fioriere e tavolini da bar!

Siete ancora in tempo. Evitate di dare il vostro supporto ad un progetto che nasce solo ed esclusivamente dalla cocciutaggine politica dell'Assessore Cattaneo, come da lui stesso dichiarato di fronte al Presidente di Confcommercio e agli organi della stampa locale: "tocca a me tracciare una riga, poi tanto tra 3 anni non ci sarò più".

Marco Erba,
coordinatore legale gruppo Nuovo Regolamento Occupazione Suolo Pubblico

La replica dell'assessore  Rusconi

Come detto, la replica, a stretto giro di email, non ha tardato ad arrivare, a firma dell'assessore Giuseppe Rusconi.

Buongiorno signor Marco Erba,
non ho il piacere di conoscerla, ammesso che non sia un nickname, ma se vuole chiarimenti in punto dì diritto su quanto scrive, sono a disposizione sua e dei suoi numerosi legali.
Quanto scrive non solo non ha fondamento, ma si configura quanto meno come minaccia al corretto esercizio di funzioni pubbliche. 
Giuseppe Rusconi
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