I nomi dei bambini uccisi a Gaza, stanno risuonando in questo freddo e piovoso pomeriggio di sabato 27 settembre 2025, tra piazza Garibaldi e via Cavour a Lecco. L’iniziativa è stata organizzata dalla Tavola Lecchese per la Pace, che il 12 ottobre prenderà parte alla tradizionale marcia “Perugiassisi”.
Vestitini e giocattoli sul pavè
Alle persone che hanno preso parte alla manifestazione, i promotori, hanno chiesto di portare un giocattolo o un vestitino, che sono stati deposti a terra, sul pavè della piazza, per ricordare le tante, troppe giovani vittime della gurra. “L’iniziativa – affermano i promotori – è stata organizzata per tenere alta l’attenzione sul massacro in atto nella Striscia. L’offensiva di terra scatenata contro Gaza City dal governo criminale guidato da Benjamin Netanyahu sta causando ogni giorno nuovi morti tra la popolazione civile. Ieri, venerdì Netanyahu ha parlato al Parlamento Europeo davanti ad un’aula quasi vuota. Israele è sempre più isolato”.
GUARDA LA GALLERY (2 foto)
“Il disimpegno morale del Governo italiano”
“Di fronte al disimpegno morale del Governo italiano – hanno aggiunto è importante non fermarci per continuare a tenere alta l’attenzione sul massacro che finora è costato la vita a più di 65mila gazawi dei quali oltre 20mila minori. La Tavola Lecchese per la Pace ha organizzato questo momento pubblico di riflessione per compartecipare al dolore del popolo palestinese e per unirci nella richiesta di fermare le armi, cessare il fuoco subito e aprire l’accesso agli aiuti umanitari nella Striscia senza restrizioni. Ma anche per fermare subito l’esportazione di armi, munizioni, tecnologia militare ad Israele da padre del Governo italiano”.
GUARDA LA GALLERY (3 foto)
La lettura dei nomi dei bambini uccisi a Gaza
Poi è iniziata la lettura di nomi, cognomi ed età di tutti i bambini palestinesi e israeliani uccisi dal 7 ottobre 2023, lettura che sta proseguendo ancora in questo momento. “In realtà leggeremo anche i nomi dei 16 bambini israeliani uccisi ma sono una piccolissima parte rispetto alle piccole vittime palestinesi, perché per leggere 20mila nomi di minori ci vorrebbe più di un giorno. Basti solo sapere che più di mille di loro non avevano ancora compiuto un anno”.