Studenti lecchesi "In trasferta" per un'esperienza con i gemelli della Puglia
Una settimana per conoscere il territorio, sperimentare la vita in comune, crescere insieme
Una settimana per scoprire il territorio dei “gemelli pugliesi” e per sperimentare la vita in comune. È l’obiettivo dei 10 ragazzi lecchesi delle scuole medie partiti giovedì 2 settembre per il gemellaggio, una delle azioni previste del progetto Post it, alla sua terza annualità.
Studenti lecchesi "In trasferta" per un'esperienza con i gemelli della Puglia
Il progetto, finanziato dalla Fondazione Peppino Vismara, dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese e dall’impresa sociale “Con i bambini” di Roma, ha come obiettivo la creazione e la promozione di “poli educativi”, luoghi di accoglienza ed assistenza alle attività didattiche e non solo, in due territori, uno a Nord, quello lecchese, ed uno a Sud.
“In questi tre anni ha coinvolto oltre 300 ragazzi dalle elementari alle superiori nel lecchese, in particolare dei comuni di Lecco, Ballabio, Calolziocorte, Valmadrera, Introbio e Cremeno e 150 nel territorio pugliese – spiega Manuela Farinelli coordinatrice nazionale del progetto – il progetto nasce con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa ed in particolare la dispersione scolastica. Obiettivo centrato: in questi anni, pur difficili anche per l’emergenza Covid, non abbiamo perso nessuno, non abbiamo sospeso il progetto ed anzi abbiamo raggiunto più persone di quelle che ci attendevamo”.
Progetto Post It
I ragazzi lecchesi partiti appartengono ai poli educativi afferenti alla parrocchia di San Francesco, al CPP e alla comunità montana della Valsassina Valvarrone Esino e Riviera trascorreranno 3 giorni a San Giovanni Rotondo con 12 ragazzi dei tre comuni del foggiano coinvolti, San Marco In Lamis, San Nicandro Garganico e Cagnano Varano, facendo escursioni e conoscendo il territorio, ed altri 3 al mare sul litorale di Cagnano Verano.
Il gemellaggio dei ragazzi rappresenta la sintesi del progetto di scambio avviato nella prima annualità con il “gemellaggio” tra educatori. “In quel caso furono i colleghi pugliesi a venire da noi per conoscerci, conoscere i territori e fare esperienza di un modello di co-progettazione tra pubblico e privato che in Puglia non era noto” prosegue Farinelli.
Il progetto che vede come capofila il Consorzio consolida è stato realizzato attraverso una fitta rete di partenariato che ha coinvolto nel lecchese, oltre ai comuni, la cooperativa sociale Sineresi, la casa don Guanella, La casa sul Pozzo ed i Padri Somaschi, mentre nel foggiano la cooperativa Cantieri per l’Innovazione sociale, l’ associazione Muzia, il circo Arci Pablo Neruda e Asp Zaccagnino.
“Questo gemellaggio è la sintesi perfetta del progetto, traduce in realtà lo scambio di formazione e informazione e di buone prassi che ha dato vita ai poli educativi – spiega Farinelli – Post It si concluderà il prossimo agosto. Ci auguriamo che possa rappresentare un modello ed un motore per innescare processi di innovazione sociale”.
Un primo obiettivo è già stato raggiunto: non uno di meno, la dispersione scolastica è stata efficacemente contrastata e questo è già molto perché come diceva don Milani “se si perde loro la scuola non è più scuola. É un ospedale che cura i sani e respinge i malati.”