Taglio del nastro questa mattina, domenica 26 ottobre 2025, a Oggiono, per una manifestazione che ha battuto ogni record: “Ul Ferón de Ugiòn” ha tagliato il traguardo delle 410 edizioni, confermandosi una delle fiere zootecniche più longeve della Lombardia. La Fiera, detta di “Sant’Andrea”, ha visto il taglio del nastro ufficiale con l’apertura degli stand del mercato agro alimentare, delle bancarelle, dell’esposizione degli animali e della cucina: una festa che proseguirà tutto il giorno e anche domani, lunedì, nella zona fiera, quando, in serata, verranno premiati gli allevatori.
Storico taglio del nastro per “Ul Ferón de Ugiòn”, giunto all’edizione numero 410: manifestazione tra le più longeve della Lombardia
Una grande festa iniziata in realtà già venerdì nella tensostruttura con la cucina aperta, a cui è seguito il tradizionale e partecipatissimo pranzo della tradizione ieri, sabato, a pranzo: un momento conviviale dedicato agli Over 65. E poi il momento clou questa mattina con il taglio del nastro da parte della Pro loco Oggiono, organizzatrice e anima del fierone, del sindaco e dei rappresentanti degli enti locali che hanno patrocinato questo ultrasecolare appuntamento (Comune, Provincia, Regione e Parco Monte Barro e Unpli Pro loco).
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Fiera zootecnica di nuovo con tutti gli animali
Dopo lo stop dello scorso anno, dovuto alle epidemie che avevano colpito il bestiame, quest’anno tutto è tornato alla normalità: alla fiera zootecnica grande entusiasmo soprattutto da parte dei bambini che hanno potuto ammirare gli ovini, i caprini e i bovini insieme ai cavalli e agli asini. Assenti soltanto i suini per precauzione a causa della peste suina. Circa una decina gli allevatori che hanno portato con sé 150 capi di bestiame. Con loro anche una 20ina di espositori di prodotti locali e poi di macchine agricole.
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Il taglio del nastro e il programma della fiera
L’inaugurazione ha preso il via, come sempre, con il corteo partito dalla stazione che ha raggiunto l’Area Manifestazioni di Oggiono, lungo viale Vittoria: ad aprire la strada il tradizionale calesse con a bordo il sindaco Chiara Narciso che ha ricordato i tanti significati della fiera: “Uno su tutti è il sapore della famiglia. La parola fiera rievoca a tutti noi ricordi di quando eravamo bambini e le nostre nonne cucinavano e preparavano tutto per il giorno di festa. Ed è bello vedere che è ancora così. Uno dei successi del fierone è proprio questo: ritagliarsi un momento per i propri cari e per stare insieme”. Il sindaco ha ringraziato tutti i volontari e le associazioni presenti, con a capo la Pro Loco presieduta da Danilo Riva: “Senza di loro il Fierone non ci sarebbe”. Anche Alessandro Negri, consigliere provinciale, ha sottolineato questo aspetto e ha voluto ricordare un volontario scomparso, Alfredo Pina. A sottolineare la ricchezza della tradizione anche i consiglieri regionali Giacomo Zamperini e Gian Mario Fragomeli: seppur seduti su banchi opposti in Consiglio regionale hanno promesso di “fare sempre squadra” per sostenere, anche economicamente, manifestazioni così importanti per tutto il territorio del Lecchese. E proprio il territorio era rappresentato anche dalla presenza dei rappresentanti delle Amministrazioni comunali di tutto l’Oggionese.
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Preziosa anche la presenza delle associazioni, come sottolineato dal delegato dell’Unpli (Unione nazionale Pro loco d’Italia). Tra queste, anche l’associazione Salta ancora Nicolò (di Erba) che raccoglie fondi per la cura del neuroblastoma, tumore che ha portato via troppo presto il piccolo Nicolò Lanzoni. Il direttivo dell’associazione ha regalato una t-shirt a Danilo Riva in segno di ringraziamento per averli invitato in questa edizione del Fierone.
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Infine, don Maurizio Mottadelli ha impartito la benedizione ricordando “le origini di questa fiera, ossia il ringraziamento dei contadini e delle persone per la fine della stagione buona, quella estiva, e per prepararsi all’inverno, nella speranza che non fosse troppo duro. Non dimentichiamo mai da dove veniamo e quali sono le nostre origini, e ringraziamo sempre per ciò che abbiamo e non per ciò che ci manca”. Dopo la preghiera, il taglio del nastro ufficiale sugellato dalle note del Corpo Musicale Marco d’Oggiono: la fiera, anche quest’anno, è davvero iniziata.