“Chi rompe paga”

Spartitraffico abbattuto: a Rossino arrivano le telecamere

La “Storia infinita” finirà presto. Lo assicura l’assessore ai Lavori pubblici calolziese Dario Gandolfi

Spartitraffico abbattuto: a  Rossino arrivano le telecamere
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La “Storia infinita” finirà presto. Lo assicura l’assessore ai Lavori pubblici calolziese Dario Gandolfi intervenuto in merito alla lunghissima serie e agli ormai più che frequenti episodi di abbattimento della segnaletica stradale lungo via Don Minzoni nella frazione di Rossino. Non sono mancate infatti, anche nelle ultime settimane, le polemiche lanciate dalle due forze di minoranza (da Cambia Calolzio con Diego Colosimo e da Cittadini Uniti con Sonia Mazzoleni) verso l’Amministrazione comunale in merito all’ennesimo e sconcertante episodio di abbattimento causato ancora una volta da un ignoto automobilista che, noncurante delle norme del codice della strada, si è poi dileguato senza darne comunicazione.

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Spartitraffico abbattuto: a Rossino arrivano le telecamere

“Inizio col dire che quel paletto - afferma Gandolfi - è obbligatorio per legge per segnalare la presenza di un ostacolo sulla carreggiata, in questo caso lo spartitraffico, che a sua volta è stato posto in quel punto per la sicurezza dei pedoni che attraversano la strada. Quindi, resterà dove è. Il problema vero, in questo caso, non è tanto la segnaletica quanto le persone che, nonostante il limite di 30 km/h continuano a scambiare quel tratto di strada come una pista da corsa, dando vita a sorpassi e manovre pericolose”.

Dario Gandolfi

Come spiegato dallo stesso esponente della Giunta del sindaco Marco Ghezzi, sarebbero infatti numerosissime le segnalazioni “quasi giornaliere” di episodi e “pericoli scampati per un soffio” dovuti ad automobilisti indisciplinati che compiono sorpassi azzardati rischiando frontali o investimenti dei pedoni. Segnalazioni che, negli anni passati, in seguito ad un’assemblea pubblica con i residenti della frazione avevano portato proprio all’installazione dell’isola di traffico.

“All’epoca - precisa Gandolfi - la strada era di competenza provinciale e non era possibile installare dei dossi come richiesto dai cittadini. L’unica soluzione era lo spartitraffico, che opportunamente segnalato, doveva fungere da deterrente. Questo tipo di segnaletica, è risaputo, che si presta spesso ad essere “pizzicata” durante le manovre di immissione sulla careggiata ma qui il problema è un altro: chi lo abbatte non lo segnala e se ne va”.

Per ovviare proprio a questo problema, secondo l’Amministrazione comunale una soluzione ci sarebbe: le telecamere.
“Abbiamo già avviato le pratiche burocratiche per installare in quel tratto di strada delle telecamere - spiega l’assessore - in modo tale da registrare tutti gli episodi di abbattimento e ricondurli a dei sinistri stradali facendo in modo che “chi rompe paga”. Tramite le immagini si potrà quindi risalire ai responsabili dei danneggiamenti facendo in modo che se ne prendano tutte le responsabilità del caso. Volete scommettere che quel paletto non verrà più abbattuto?”.

Luca de Cani

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