Sicurezza a Calolziocorte: la minoranza teme l'odio e la giustizia "fai da te"
Tra le critiche mosse dalla consigliera Mazzoleni, il fatto che nessuno dall’Amministrazione comunale abbia condannato le frasi violente apparse sui social nei giorni scorsi.
«Ci vorrebbe una 44 magnum». E ancora: «L'unica cosa che possiamo fare è organizzare una manifestazione e andare fisicamente in 10mila a fargli capire di andarsene fuori dalle balle». È decisamente fuori controllo la situazione, almeno a livello social, riguardo alle carovane nomadi che ormai incessantemente stazionano sul territorio di Calolziocorte.
Sicurezza a Calolziocorte: la minoranza teme l'odio e la giustizia "fai da te"
Una situazione che, a detta di molti, sta peggiorando rapidamente raggiungendo in poco tempo un livello a dir poco preoccupante con alcuni cittadini che invocano interventi armati, ronde e soluzioni «fai da te». A preoccupare è però soprattutto il fatto che, terminata la pazienza, troverà sempre più spazio la paura di un’escalation di episodi violenti, annunciati e spesso sottovalutati sui social.
Proprio in riferimento al clima di odio che si sta diffondendo via social, è intervenuta la consigliera di minoranza Sonia Mazzoleni che ha ricordato come “non sia la prima volta che, in seguito a fatti o situazioni inerenti il tema della sicurezza, sulle pagine del gruppo facebook “Sei di Calolzio se…”. accanto alle giuste preoccupazioni dei cittadini ed alle informazioni su quanto avviene in città, purtroppo anche attraverso i racconti di chi li ha vissuti, inizia a prendere forma, tra i vari commenti, una progressiva e diffusa violenza verbale “di una giustizia fai da te””.
Bene Comune condivide infatti la preoccupazione di molti cittadini e conferma la propria vicinanza a quanti sono stati danneggiati ma, allo stesso tempo, ha scelto di invitare tutti ad evitare ogni forma di violenza verbale che trasforma le giuste paure e preoccupazioni, in rancori ed odio, che nulla hanno a che vedere con il tema della sicurezza.
“La sicurezza - continua la Mazzoleni - dovrebbe competere a chi oggi ne ha la responsabilità. Ci chiediamo come sia possibile che su questi gruppi passi di tutto e di più e se sia ancora possibile che gli Amministratori di questa pagina, siano l’Assessore alla Sicurezza Luca Caremi ed una dipendente comunale. Presenze politico/amministrative più preoccupate ad accompagnare, anche in modo silente, una forma di comunicazione che favorisce o ostacola, a seconda dell’appartenenza politica, la comunicazione, ma “disattente” nel bloccare quelle frasi violente o strumentali, che di fatto avvelenano la convivenza civile nella Città”.
Una situazione che, oggi, chiama in causa direttamente L’Amministrazione Comunale rea, secondo la minoranza, di essere stata poco attenta al controllo dei problemi e dell’attività interna di certi uffici ma molto capace e preparata alla vera strumentalizzazione politica, pur di non affrontare “con azioni e non parole”, i problemi che in questi giorni i Calolziesi stanno vivendo sulla propria pelle e che hanno alimentato la percezione di insicurezza nella Città.
“Legalità, imparzialità e trasparenza nella Pubblica Amministrazione - ha concluso la Mazzoleni - ci dicono che questo gruppo debba essere indipendente e libero di rappresentare la quotidianità della Città. Con eventi che favoriscono la socialità, anche nei suoi problemi quotidiani. La vera “macchina” da riattivare è quella politico/amministrativa che oggi “sfrutta” una pagina social a suo piacimento, ma si è arenata con i canali ufficiali, ossia gli uffici che rimangono silenti e immobili di fronte alle numerose segnalazioni dei cittadini. In conclusione, chi amministra e, “apparentemente”, si occupa di sicurezza e del “rispetto delle regole” e chi è parte di questa struttura, non può essere amministratore di questa pagina social”.
Luca de Cani