Si è spento Pier Giulio Marcellino, primo Prefetto di Lecco
Il primo prefetto della provincia di Lecco si è spento a Palermo all’età di 88 anni. Figura istituzionale di spicco, ha lasciato un segno profondo nel territorio lecchese e nel cuore di chi lo ha conosciuto.

Si è spento martedì scorso a Palermo Piero Giulio Marcellino, primo Prefetto della città di Lecco e Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Si è spento Pier Giulio Marcellino, primo Prefetto di Lecco
Marcellino era nato il 26 ottobre 1936 a Catania, dove aveva vissuto gli anni della giovinezza e si era laureato in Giurisprudenza. Nel 1961 aveva vinto il concorso in Prefettura e nello stesso anno era diventato dirigente in Prefettura a Macerata.
Dalle Marche era stato trasferito a Palermo nel 1964. In seguito era stato a Milano, Brescia e Salerno, dove era entrato nello staff del ministro Giuseppe Zamberletti nel periodo del terremoto dell’Irpinia.
Nel 1982 era tornato ancora a Palermo, nel periodo in cui venne nominato Prefetto della città il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, con il quale ebbe modo di collaborare per pochi mesi, fino alla strage di via Carini, dove l’ufficiale venne ucciso insieme alla moglie e all’agente di scorta.
In seguito collaborò con il Prefetto De Francesco, "svolgendo delicate questioni nei Comuni sciolti per mafia".
Nel 1986 diventò vice Prefetto vicario di Perugia, sede che ha retto per cinque mesi in periodo di sede vacante; in questo arco temporale organizzò i viaggi del Papa e del Presidente della Repubblica ad Assisi.
A Lecco, Marcellino giunse nel 1995, anno in cui venne costituita la provincia.
"E fu amore a prima vista – racconta con affetto la figlia Livia, insegnante di Lettere – Io e mia sorella Laura già lavoravamo, quindi non ci trasferimmo con i nostri genitori. Venne solo mio fratello Piergiulio. Papà a Lecco rimase fino al 2000, ma raccontava sempre con affetto di quei giorni sul lago, dove aveva conservato solide amicizie e dove tornava spesso con mia madre".
Infatti, nel 2001 venne insignito della civica benemerenza.
"A Lecco papà contribuì alla costituzione dei vari uffici statali. Raccontava sempre dell’attraversamento cittadino e della sua apertura – ha raccontato ancora la figlia Livia – Teneva ancora, sul comò, la targa che gli era stata donata dall’ACI di Lecco.
‘A Sua Eccellenza con riconoscenza per l’insostituibile contributo dato nella realizzazione di un sogno: l’attraversamento’".
Era il 22 ottobre 1999. Un anno dopo Marcellino lasciava Lecco, ma il 15 novembre 2010 era intervenuto in occasione delle celebrazioni per i quindici anni dell'istituzione della Questura e della Prefettura di Lecco.
"Papà ha lavorato fino a 70 anni, poi lo abbiamo convinto a dedicarsi alla meritata pensione. Con la mamma ha condotto una vita sociale molto ricca, tra concerti, teatro e viaggi, senza mai dimenticare la città di Lecco, dove ha lasciato un pezzo di cuore. L’ultima volta che vi tornò risale a sette anni fa. Aveva anche mantenuto una grandissima amicizia con il Procuratore della Repubblica Stanislao Franchina".
Sposato con Rosalia Orlando, Marcellino era rimasto vedovo da 11 mesi. Si è spento a Palermo, la città dove aveva scelto di tornare negli anni della pensione.
Il funerale di Piero Giulio Marcellino sarà celebrato domani, venerdì, alle 10 a San Giuseppe Cottolengo a Palermo.
Anche il Comune di Lecco si è unito al cordoglio per la scomparsa di Piero Giulio Marcellino, primo prefetto di Lecco, nonché insignito della civica benemerenza nel 2001.
Così il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni: "Oggi Lecco ricorda con gratitudine e affetto la figura del professor Piero Giulio Marcellino, primo prefetto della provincia di Lecco dal 1995 al 2000, Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Cittadino Benemerito. Il dottor Marcellino ha saputo avviare con cura e competenza l'assetto istituzionale della città di Lecco come capoluogo di provincia: di lui celebriamo il grande lavoro di relazione istituzionale, in particolare con i corpi intermedi, e la gestione di partite decisive per il territorio, quali l'attraversamento cittadino e il nuovo ospedale. Tutta la comunità si stringe, oggi, attorno ai suoi cari".
Avendolo conosciuto come primo Prefetto della provincia di Lecco posso solo dire che è stato una persona umile e disponibile.