importante traguardo

Sev, il rifugio di Pianezzo compie 60 anni

Il 13 e il 14 settembre la festa al centro culturale Fatebenefratelli e la SeVertical

Sev, il rifugio di Pianezzo compie 60 anni
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60 anni del rifugio di Pianezzo: questo è l’importante traguardo che la Società Escursionisti Valmadreresi (Sev) si prepara a festeggiare con un doppio evento: venerdì 13 settembre 2024 la festa al centro culturale Fatebenefratelli, con video, foto d'epoca e interviste ai soci storici; il giorno dopo, sabato 14, la SeVertical Valmadrera-Pianezzo. Ripercorriamo insieme la storia del punto ristoro, inaugurato nel 1964, e della Sev, che continua a portare avanti l'impegno dei soci fondatori.

La storia del rifugio Sev di Pianezzo

L’idea di avere un punto di ristoro a Pianezzo, come si legge sul sito della Sev, "è nata da un commilitone della montagna, Vincenzo Masoch, che con il tempo e la costanza riuscì ad imprimere quest’idea non solo agli appassionati vicini, ma anche a chi di Pianezzo non conosceva quasi l’esistenza".

Il geometra Vincenzo Spoto capì che bisognava dare fiducia all’entusiasmo di quel gruppo e si prese a cuore la costruzione del rifugio. In breve tempo si costituì quindi la Cooperativa Sev e vennero presentati il progetto e il relativo disegno. "A quei tempi tutto sembrava irrealizzabile, ma il coraggio e la forza permise l’inizio dei lavori - prosegue il racconto - Era la prima domenica del lontano maggio 1960 quando un bel gruppo di giovani con piccone e badile si presentò a Pianezzo: iniziarono così i lavori per costruire questo famoso ed onorato punto di ristoro per i valmadreresi che salivano dalla valle. Con l’impegno degli appassionati della montagna e l’aiuto materiale di alcune industrie si riuscì ad impiantare un cantiere. Alcuni cittadini di Valmadrera fornirono il cemento e così si poterono gettare le fondamenta, i muri di elevazione del cantinato e la relativa soletta del primo piano. Il sopraggiungere della stagione invernale fermò temporaneamente i lavori ed iniziarono anche ad arrivare i primi conti da pagare. Per sostenere i costi si misero in vendita delle azioni per la costruzione del rifugio che vennero più volte ristampate in quanto furono acquistate non solo dai soci, ma anche da diverse industrie locali e persino dal sindaco di allora. Il parroco di Valbrona mise a disposizione un porticato nei pressi della chiesa per il deposito dei materiali. Da qui nove umili e servizievoli muli iniziarono la loro fatica portando lassù quintali di materiale".

Una foto d'epoca del rifugio in fase di costruzione

E finalmente... "Nella primavera/estate 1964 si fecero gli ultimi lavori di sistemazione e si arrivò alla fatidica e tanto attesa data di inaugurazione del rifugio. Domenica 13 settembre 1964 la gente si riversò su quella piana dei Corni di Canzo per vedere che, grazie all’impegno di tanti volontari che per cinque anni avevano lavorato nei fine settimana e nei mesi estivi, in una zona in cui non esisteva niente, adesso sorgeva il rifugio Sev, che oggi per tanti soci è diventato una seconda casa e per tanti escursionisti un punto sicuro di ristoro".

Alcune foto d'epoca scattate durante la costruzione della strada in cemento:

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350 soci, le uscite in montagna, la sezione di atletica e il corso di sci

Come ha spiegato il presidente Ivan Anghileri, la Sev attualmente conta circa 350 soci, non solo valmadreresi: alcuni arrivano anche dalla Brianza e da Valbrona; si occupa di organizzare uscite accompagnate in montagna (a tal proposito, a settembre ci sarà un’uscita di due giorni sui monti di Santa Caterina); c’è poi la sezione di atletica, composta dai soci che fanno le gare in montagna di atletica leggera su strada; inoltre, da anni (precisamente dal 1968) la Sev organizza anche il corso sci, un corso che, come sottolinea Anghileri, è molto partecipato, tanto da raccogliere anche 80 ragazzi all’anno. La Sev collabora poi con il Cai di Valmadrera per il corso di escursionismo giovanile e in generale con tutte le associazioni del territorio.

A destra il presidente Ivan Anghileri

Naturalmente, fiore all’occhiello della società è il rifugio di Pianezzo. "E’ la cosa che ci impegna più di tutto - spiega infatti Anghileri - I soci che collaborano per la gestione del rifugio sono circa un’ottantina, distribuiti su 5 turni; il rifugio è aperto tutto l’anno nei weekend e da marzo fino a ottobre anche il mercoledì; lo chiamiamo 'il turno dei pensionati'. Siamo stati aperti anche per tutto il mese di agosto. Siamo costantemente alla ricerca di nuovi soci disposti a darci una mano per la gestione del rifugio". Anghileri (che è nella Sev da oltre 50 anni, tesserato dai genitori quando ne aveva appena 2) spiega che l’età dei soci si è ringiovanita: una buona parte è costituita dai soci anziani, legati ancora alla fondazione, ma più della metà sono soci abbastanza giovani, che collaborano attivamente anche alla gestione del rifugio.

"Lo spirito della Sev - ha concluso il presidente Anghileri - è sempre stato quello di stare in compagnia e in amicizia e di portare avanti il rifugio, voluto fortemente dai soci di allora con il loro impegno e la loro tenacia. Noi faremo di tutto per portare avanti il loro lavoro nel migliore dei modi, ringraziando ancora quelli che, all’epoca, hanno voluto realizzare il rifugio. Se la Sev è arrivata qui è grazie a loro e grazie a quelli che continuano nel loro impegno".

Alcune foto della Sev oggi:

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A settembre doppio evento: festa e SeVertical

Due gli eventi organizzati dalla società per celebrare al meglio questo anniversario, che si terranno venerdì 13 e sabato 14 settembre.
Venerdì sera ci sarà una grande festa al centro culturale Fatebenefratelli, durante la quale si ripercorrerà la storia della Sev e del rifugio di Pianezzo. "Durante la serata - spiega il presidente Anghileri - verrà proiettato un filmato diviso in due parti. Nella prima parte scorreranno delle foto del giorno dell’inaugurazione del rifugio e dei lavori di costruzione; ci sarà poi un intervallo durante il quale chiameremo sul palco i 2 o 3 soci rimasti dai tempi della costruzione del rifugio, uno dei quali è mio papà, e faremo una breve intervista, facendo loro raccontare quello che si ricordano dei tempi. Poi verrà proiettata la seconda parte del filmato, improntata sull’attualità. Alla fine premieremo i soci rimasti legati dagli anni della fondazione e ci sarà un breve rinfresco".

Il giorno dopo, sabato, andrà invece in scena la prima edizione della SeVertical Valmadrera-Pianezzo, ideata proprio per celebrare questo anniversario, per la quale sono già aperte le iscrizioni (al momento si contano già 40 iscritti). La partenza è prevista alle 14 in piazza Monsignor Citterio; il percorso ha una lunghezza di 5 km e un dislivello di 1000 metri e si può partecipare in modo competitivo e non. Al termine della gara ci saranno le premiazioni. Iscrizioni sul sito "www.kronoman.net".

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