Dal campo al tribunale...

Serie B in bilico per la Calcio Lecco, Foschi: "Sul campo l'abbiamo conquistata, questo non ce lo toglie nessuno"

Il mancato nulla osta della Prefettura di Padova entro le 23.59 di ieri, oltre a porre un veto sulle tematiche stadio e iscrizione alla serie B, ha radicalmente mutato gli umori

Serie B in bilico per la Calcio Lecco, Foschi: "Sul campo l'abbiamo conquistata, questo non ce lo toglie nessuno"
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Il solo Luciano Foschi presente nella sala stampa del Rigamonti – Ceppi nella mattinata di oggi, mercoledì 21 giugno 2023, per difendere i colori blucelesti in una mattinata inaspettatamente infuocata; il mancato nulla osta della Prefettura di Padova entro le 23.59 di ieri, oltre a porre un veto sulle tematiche stadio e iscrizione alla serie B appena conquistata sul campo, ha radicalmente mutato gli umori alla base dell’odierna conferenza stampa, inizialmente finalizzata a cavalcare l’impetuosa e scintillante onda dei festeggiamenti, rimembrando i momenti salienti dell’impresa appena compiuta. Dal campo al tribunale, il passo potrebbe essere ben più breve di quanto si possa pensare: dalle parole di Foschi (e di fatto, dalla logica dettata dal corso degli eventi) traspare l’intenzione della società di adire le vie legali, adducendo un legittimo impedimento: il tutto, però, deve compiersi entro venerdì 7 luglio, pena decadenza di ogni possibilità di ricorrere.

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«Sul campo siamo andati in Serie B: questo non ce lo toglie nessuno»

Accantonando per un attimo i cavilli legali/burocratici, si coglie fin dalle prime battute del tecnico bluceleste la reale finalità che accompagna il raduno mattutino con la stampa: «La conferenza è stata organizzata per salutarvi e ringraziarvi per tutto quello che è stato fatto in questi mesi; per le critiche e per gli elogi, per tutto quello che ci ha accompagnato in questa stagione coronata con la promozione in Serie B dopo cinquant’anni – esordisce sicuro Foschi - Va dato il giusto merito a tutti quanti, anche a coloro che a volte ci hanno criticato. Era un giusto tributo e un giusto saluto a voi della stampa, un modo affettuoso per ringraziarvi per tutta la stagione».  L’accento, tuttavia, non tarda ad essere posto sulla questione clou della mattinata: «La proprietà è stata qui tutto il giorno a lavorare insieme al sindaco per mettere al posto tutte le cose. Ieri sera sono andato via che era tutto a posto: magari qualcuno vuole cavalcare l’onda o buttare benzina sul fuoco per non so quale motivo, ma mi piace rimarcare il fatto che noi sul campo siamo andati in Serie B e questo non ce lo toglie nessuno. Quel rettangolo di gioco ci vede vincitori, non c’è tribunale, lega, avvocato o prefetti che possano togliercela. Abbiamo vinto la finale playoff sia all’andata che al ritorno facendo cinque gol... ora ci saranno avvocati e proprietà che sistemeranno le cose. Vi dico anche che probabilmente giocheremo nel nostro stadio: sono un sognatore? Non lo so. So che proprietà e sindaco si stanno veramente adoperando affinché non venga buttato via quello che è stato fatto».

«Non si poteva non tenere conto di quando abbiamo finito il campionato...»

Legittima, la rimostranza del tecnico: «Devi finire i playoff l’11 giugno: per problemi che riguardano altri ci spostano la finale di ritorno al 18 e a nessuno viene in mente di spostare di qualche giorno anche il termine per l’iscrizione. Noi purtroppo ci aggrappiamo a dei cavilli quando ci fa comodo dare un segnale; qua però ci vuole equilibrio, non si può non tenere conto che il nostro campionato è finito il 18 e invece che avere dieci giorni di tempo per perfezionare l’iscrizione, ne avevamo uno.  Ci dovevamo pensare prima? E chi ha spostato i playoff invece? Se dovevamo pensarci prima noi, dovevano farlo anche gli altri...».  La formazione degli organici è tassativa entro venerdì 7 luglio; dunque, ci sarebbe stato spazio per una deroga dettata dal buon senso: dopotutto, il Lecco, disponeva di 48 ore scarse di tempo per perfezionare l’iscrizione al campionato cadetto... «Negli anni precedenti forse sono state iscritte squadre che avevano problemi peggiori rispetto alla nostra; non abbiamo problemi economici, quelli relativi allo stadio sono risolvibili in poco tempo: siamo usciti dalla riunione di ieri con un intento comune: ho visto il sindaco andar via sapendo cosa si dovrebbe fare, ci sono tutti i presupposti affinché si possa giocare nel nostro stadio. Sono convinto che giocheremo davanti ai nostri tifosi».

«Costruire la squadra in meno tempo per la Serie B? Non mi spaventa...»

Quanto può essere stimolante, o viceversa, arduo, affrontare l’ennesima sfida di un anno per molti versi surreale sulla panchina bluceleste? Il fatto che quest’ultima si svolga “extra-campo” e che il suo prezzo possa coincidere con un rallentamento significativo nel processo di composizione della rosa non spaventa Foschi: «L’ultima cosa che mi preoccupa è quella di costruire una squadra, non credo ci siano questi problemi; il mercato si chiude il 30 agosto, il campionato comincia dopo ferragosto; abbiamo tanti giocatori sotto contratto, noi stiamo già lavorando con il presidente, venerdì abbiamo l’incontro, dobbiamo cercare di capire dove intervenire e che cosa fare. Questa squadra non ha bisogno di tantissimo, bastano 5-6-7 elementi che siano adeguati alla categoria e ci facciano fare il salto di qualità. Non ci sono stravolgimenti in atto, da quel punto di vista lì non sono preoccupato: un giocatore si può prendere in dieci minuti... bisogna capire quali sono i giocatori giusti ma ci sono tutti i tempi per farlo; mi preoccupano le cose sulle quali non posso intervenire, quelle burocratiche e organizzative. Ho visto presidente e sindaco molto determinati affinché questa cosa si possa risolvere; vedendo che vanno nella stessa direzione, ho vinto un altro campionato. Spero che le cose continuino ad andare in quella direzione. Non è detto che si debba andare a prendere giocatori di B o di A, noi siamo l’esempio lampante che non vincono i nomi. Noi avevamo Lepore, a 38 anni: adesso tutti lo vogliono. Siamo lì, la squadra verrà costruita in maniera adeguata alla categoria, ci prepareremo nel modo migliore, per le altre problematiche ci sono persone che si stanno preparando a risolverle».

Si parla anche di conferme all’interno dello staff tecnico...

«Per quanto riguarda me e Andrea Malgrati non ci sono problemi, non so che tipo di problematiche possano avere i nostri preparatori atletici. Lo staff deve essere sul campo sempre, la Serie B non si può fare part-time: l’organizzazione diventa determinante. Ho chiesto la disponibilità 24 ore su 24; Il direttore sportivo? Ho espresso il mio parere parlando con il presidente, una società deve essere strutturata. Non mi ha dato una risposta, non so cosa voglia fare, ma credo sia opportuno mettere le cose al proprio posto. Se il presidente riterrà opportuno non prenderlo, io non posso decidere per lui».

Infine, due ringraziamenti speciali per il tecnico. Il primo è rivolto ad Angelo Battazza: «Sono contento di avergli regalato questa gioia, sentirlo dire che ha 84 anni e avrebbe potuto morire senza aver rivisto il Lecco in Serie B mi ha emozionato. Ringrazio anche Antonio Pasinato che a fine partita è entrato negli spogliatoi per chiedermi cosa avessi combinato....».

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