Viabilità

Semaforo di Vercurago: Valsecchi: "Vanno trovate soluzioni per rimuoverlo"

"Prima di tutto viene la sicurezza dei cittadini, ma questo non deve essere un alibi"

Semaforo di Vercurago: Valsecchi: "Vanno trovate soluzioni per rimuoverlo"
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Dopo l’annuncio del primo cittadino di Calolziocorte, Marco Ghezzi, di aprire un tavolo di confronto con il sindaco di Vercurago, Paolo Lozza, per risolvere in maniera costruttiva la problematica del traffico pesante che attraversa il pascolo, è destinata a far discutere la volontà di allargare il dibattito anche alla questione sull’ormai noto alle cronache “semaforo di Vercurago” coinvolgendo nel confronto anche il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni.

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Semaforo di Vercurago: Valsecchi: "Vanno trovate soluzioni per rimuoverlo"

Sull’argomento, riguardante la desemaforizzazione dell’incrocio lungo via Roma a Vercurago tanto invocata dalla giunta Ghezzi e irrealizzabile invece per l’Amministrazione Lozza, è intervenuto anche Corrado Valsecchi, capogruppo di “Appello per Lecco” e già assessore alla viabilità della Giunta Brivio, nell’ottica di un intervento generale in un territorio fragile e vulnerabile come il nostro in cui è più che mai necessario porsi in maniera seria e ragionata la questione di un sistematico processo di desemaforizzazione nei circuiti urbani.

“Questa vocazione, - commenta Valsecchi - ritengo sia quanto mai opportuna per una "visione" strategica del traffico. Servono azioni mirate e coordinate in una logica di "Grande Lecco". Anche il dibattito sul semaforo di Vercurago, sul quale avevo già avviato una riflessione con l'amministrazione del paese, è propedeutica per avanzare una proposta unitaria alla risoluzione del problema viabilistico territoriale”.

Secondo il consigliere Valsecchi “è evidente che il semaforo di Vercurago meriti una rivisitazione finalizzata a individuare l'opzione migliore per una sua rimozione, così come altre criticità semaforiche che vanno aggiornate in un quadro di riordino complessivo”.

È più che mai auspicabile, un confronto senza senza pregiudizi tra comuni vicini per evitare che i risultati dell'uno vanifichino quelli dell'altro, creando contenziosi e situazioni di imbarazzo tra le diverse comunità.

“Resta inteso - conclude - che prima di tutto viene la sicurezza dei cittadini, ma questo non deve essere un alibi e soprattutto non vuole dire che si debba confermare, sempre e comunque, lo status quo evitando di cambiare con la supponenza così di non sbagliare. Mi auguro che la questione viabilistica territoriale non sia appannaggio di un Comune, ma dei Comuni e che si formi una cabina di regia fra essi per approfondire e trovare soluzioni condivise, fra i diversi attori istituzionali inclusi Anas e Provincia , finalizzate a migliorare la situazione attuale”.

Luca de Cani

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