scambio culturale

Sei ragazzi di Intercultura visitano Lecco e incontrano i bambini de "Gli Aquiloni"

I giovani, provenienti da 5 Paesi diversi, hanno scoperto la nostra città tra paesaggi, cibo e stili di vita

Sei ragazzi di Intercultura visitano Lecco e incontrano i bambini de "Gli Aquiloni"
Pubblicato:
Aggiornato:

Un progetto all’insegna dello scambio culturale come arricchimento e valore personale, quello che si è svolto nel pomeriggio di lunedì scorso, 8 aprile 2024, alla scuola dell’infanzia "Gli Aquiloni" di Lecco, dove i bambini hanno incontrato 6 ragazzi provenienti da diversi paesi del mondo, ospitati in Italia grazie a Intercultura, un’organizzazione di volontariato senza scopo di lucro che promuove il dialogo interculturale e gli scambi scolastici internazionali tra giovani, famiglie e scuole di tutto il mondo, coinvolgendo più di 60 Paesi. In Italia ci sono più di 120 centri locali di Intercultura: solo in Lombardia se ne contano 20.

Sei ragazzi di Intercultura visitano Lecco e incontrano i bambini de "Gli Aquiloni"

I sei ragazzi sono arrivati nella città del Manzoni domenica scorsa, grazie alla sede locale di Intercultura, e vi sono rimasti fino a mercoledì, svolgendo diverse attività. Nello specifico, nella mattinata di lunedì si sono recati dai Ragni di Lecco, che hanno illustrato la storia del gruppo e hanno insegnato loro ad assicurare e ad arrampicare in altezza, facendo loro sperimentare anche il bouldering. Nel pomeriggio si sono quindi recati, come anticipato, alla scuola dell’infanzia "Gli Aquiloni".

Martedì scorso sono stati invece ospiti della scuola primaria di Monte Marenzo durante la mattinata, mentre nel pomeriggio hanno visitato il Museo Alpinistico a Palazzo delle Paure, per approfondire la tradizione alpinistica del territorio lecchese. Mercoledì infine i ragazzi avrebbero dovuto svolgere - come da programma - la gita sul lago, saltata purtroppo a causa del maltempo: i ragazzi si sono quindi recati all’agriturismo "Il Ronco" di Garlate, dove hanno partecipato ad una lezione di cucina.

Noi del Giornale di Lecco abbiamo accompagnato i ragazzi nel pomeriggio di lunedì scorso alla scuola dell’infanzia "Gli Aquiloni", dove i giovani, insieme alle volontarie del centro locale di Lecco di Intercultura Ottavia Milani, Marta Mainetti - l’attuale presidente - e Caterina Fezzi, si sono presentati ai bambini, leggendo delle brevi storie - alternando frasi in italiano a frasi in madrelingua - e mostrando loro le bandiere dei rispettivi Paesi.

Sono seguiti poi dei laboratori, durante i quali i piccoli alunni hanno riprodotto le bandiere con tempere e pennelli.

I ragazzi hanno insegnato loro anche alcune canzoni tipiche dei loro Paesi, come una dolcissima ninna nanna in arabo e un’allegra canzone che in Cile si canta ai bambini.

Tanti punti per il cibo... "Ma le persone sono un po' fredde"

Abbiamo poi colto l’occasione per porre qualche domanda agli studenti di Intercultura, alcuni dei quali stanno svolgendo il programma di permanenza in Italia della durata di un anno, altri invece di sei mesi, chiedendo loro come si trovassero nel Bel Paese e perché avessero deciso di intraprendere questa esperienza.

Il cibo, proprio come ci si può aspettare, è risultato una delle prime note positive: "E’ buonissimo - le parole del tunisino Muhammad Ali, 17 anni - La pasta, la mozzarella, il pomodoro...". Ali ha poi raccontato: "Sono venuto qui per cambiare la mia vita, vedere la differenza tra musulmani e cristiani e vivere in un’altra famiglia, diventando più responsabile di me stesso". "Amo il cibo: pizza, pasta, formaggio, gelato, tiramisù... - ha ribadito la neozelandese Jeannie Mae, 16 anni - Le persone sono gentili e mi piace molto lo stile architettonico degli edifici". "Mi sono trovato subito bene: le persone sono molto accoglienti, il cibo è buonissimo e i paesaggi di Lecco sono bellissimi", ha commentato Agustin dal Cile, 18 anni.

Infine, qualche nota un po’ negativa: "La scuola in Italia è più difficile: ci sono tante verifiche" ha commentato Doruk, 15 anni, originario della Turchia. Niente da dire invece sul cibo, soprattutto "pizza e pasta". "Qua siete più freddi e chiusi", ha confidato Veronica, 17 anni, originaria della Repubblica Dominicana; però poi ha aggiunto: "Mi piace molto il vostro paesaggio, con le montagne e il lago. Dall’Italia mi porto a casa una nuova cultura: ho imparato una nuova lingua e fatto nuove amicizie". Anche Sofìa, 16 anni, cilena, concorda sul fatto che le persone al Nord siano un po’ fredde, ma il cibo vince su tutto: "Mi aspetto di mangiare tanta pasta". E per lei, in fondo, è un po’ un ritorno alle radici: i suoi antenati sono italiani, originari niente meno che di... Lierna.

Di seguito tutte le foto dei ragazzi alla scuola dell'infanzia "Gli Aquiloni", durante il laboratorio di cucina e nella palestra dei Ragni:

intercultura 13
Foto 1 di 17
WhatsApp Image 2024-04-16 at 08.56.14
Foto 2 di 17
intercultura 12
Foto 3 di 17
intercultura 11
Foto 4 di 17
intercultura 8
Foto 5 di 17
intercultura 7
Foto 6 di 17
intercultura 6
Foto 7 di 17
intercultura 4
Foto 8 di 17
intercultura 2
Foto 9 di 17
WhatsApp Image 2024-04-16 at 08.45.27
Foto 10 di 17
WhatsApp Image 2024-04-16 at 08.45.27 (7)
Foto 11 di 17
WhatsApp Image 2024-04-16 at 08.45.27 (6)
Foto 12 di 17
WhatsApp Image 2024-04-16 at 08.45.27 (5)
Foto 13 di 17
WhatsApp Image 2024-04-16 at 08.45.27 (4)
Foto 14 di 17
WhatsApp Image 2024-04-16 at 08.45.27 (3)
Foto 15 di 17
WhatsApp Image 2024-04-16 at 08.45.27 (2)
Foto 16 di 17
WhatsApp Image 2024-04-16 at 08.45.27 (1)
Foto 17 di 17
Seguici sui nostri canali