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Seconda corsia del Quarto Ponte: nuova interrogazione in Regione

Dopo lo studio di Anas e il mancato reperimento di risorse, il consigliere regionale Pd sollecita aggiornamenti sul cronoprogramma e sull’avanzamento dei lavori per un’opera strategica per la viabilità lecchese.

Seconda corsia del Quarto Ponte: nuova interrogazione in Regione
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"Dopo sei mesi di silenzio, ancora non si hanno notizie certe riguardo allo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del nuovo svincolo di Pescate e del ponte sul fiume Adda, adiacente al ponte Manzoni". A sottolinearlo è Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Partito Democratico, che ha presentato un’interrogazione ufficiale alla Giunta per chiedere aggiornamenti su un progetto, quello della Seconda corsia del Quarto Ponte di Lecco, considerato strategico per la viabilità locale.

Seconda corsia del Quarto Ponte: nuova interrogazione in Regione

“Nonostante l’importanza dell’opera, sembra che tutto proceda al rallentatore”, dichiara Fragomeli. “Dal dicembre scorso, quando il tema fu discusso durante il bilancio di previsione, fino a oggi, giugno, non abbiamo avuto alcuna comunicazione sul cronoprogramma o sullo stato dei lavori. Per questo ho depositato un atto formale, perché è necessario fare chiarezza”.

Il consigliere Pd chiede all’assessore alle Infrastrutture, Terzi, di fornire un quadro dettagliato sullo sviluppo del progetto, in particolare sullo svincolo di Pescate e sul nuovo ponte, che da sempre viene sostenuto debba essere a doppia corsia per garantire la funzionalità e la sicurezza del collegamento tra le due sponde del fiume Adda.

“Dopo lo studio presentato da Anas nell’ottobre 2024, sembrava che ci fosse un accordo unanime per procedere con il progetto. Tuttavia, dopo il rigetto del mio ordine del giorno per reperire maggiori risorse a dicembre, nulla è cambiato. È fondamentale capire se lo studio è stato messo da parte, se sono state avviate le valutazioni per il finanziamento e se il progetto è ancora fermo”, aggiunge Fragomeli, preoccupato che Lecco si ritrovi con un ponte a senso unico, malgrado l’investimento di oltre 30 milioni di euro.

Il consigliere ribadisce l’importanza strategica del quarto ponte per la viabilità lecchese, che permetterebbe di collegare le due sponde del fiume senza gravare sulla già congestionata SS 36, strada fondamentale anche in vista delle Olimpiadi invernali. Inoltre, tutti gli enti territoriali coinvolti avevano concordato la realizzazione della doppia corsia e della nuova rampa di accesso dalla SP 72 alla SS 36 nel territorio di Pescate.

“Cosa manca ancora per andare avanti? È ora di trasformare le parole in fatti, per dare certezza e migliorare concretamente la mobilità nella nostra provincia”, conclude Fragomeli.

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