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Polizia di Stato in festa per il patrono San Michele Arcangelo. Don Cesena riflette sullo spirito di servizio e libertà

Presenti numerose autorità civili e militari per la celebrazione nella chiesa di San Leonardo.

Polizia di Stato in festa per il patrono San Michele Arcangelo. Don Cesena riflette sullo spirito di servizio e libertà
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Una cerimonia molto partecipata, quella di questa mattina, venerdì 29 settembre 2023, celebrata nella chiesa di San Leonardo a Malgrate in occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato.

Polizia di Stato in festa per il patrono San Michele Arcangelo. Don Cesena riflette sullo spirito di servizio e libertà

A dare il "benvenuto" alla celebrazione il parroco di Malgrate, cappellano della

Polizia di Stato, don Andrea Lotterio: "In particolare al signor prefetto, a tutte le autorità e al signor Questore che in mezzo a tutti gli angeli poliziotti lui è l'arcangelo, don Gianni Cesena nuovo vicario episcopale della nostra zona pastorale. Ci uniamo a tutte le Questure d'Italia e i luoghi in cui la Polizia opera, che oggi celebrano questo giorno".

Presenti la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, il questore Ottavio Aragona, il prefetto Sergio Pomponio. In rappresentanza dell'Amministrazione comunale lecchese Giovanni Cattaneo, per Malgrate il sindaco Flavio Polano, e ancora l'assessore regionale Giacomo Zamperini, la direttrice della Polizia locale di Lecco Monica Porta, la direttrice delle carceri di Pescarenico Antonina D'Onofrio, oltre a numerose altre autorità militari e civili.

A seguire il saluto di don Gianni Cesena: "Oggi è la mia prima uscita ma penso ce ne saranno molte altre, come occasioni per ascoltare e confrontarsi ma anche per pregare insieme. Raccogliendo ciò che ciascuno porta nel cuore, i desideri di bene che fanno parte di un servizio alla comunità, particolarmente prezioso".

L'omelia è stata pronunciata dallo stesso vicario episcopale:

"Quando celebriamo una festa come questa si guarda al patrono non solo perché è qualcuno che deve curare e proteggere, ma anche perché ci si ispira a lui volendone imitare una caratteristica o le scelte e azioni. L'angelo del Signore protegge e libera, riflettendo su cosa voglia dire vigilare sul popolo da parte dell'Arcangelo Michele notiamo diverse caratteristiche.

Dapprima l'Arcangelo deve intervenire per ristabilire l'ordine, fare in modo che il disegno di Dio si compia. Oggi forse molti di voi, anche nel momento in cui devono fare qualche intervento "di ordine", devono avere prima pazienza di rimettere l'ordine della mente: ci sono tante persone disturbate, bisogna dialogare con le persone per rimetterle in sesto. L'ordine è anche la possibilità di far vivere ordinatamente il popolo, attraverso le regole della democrazia, senza il prevalere della forza o del potere ma facendo sì che ognuno possa partecipare.

Come secondo livello pensiamo quindi all'opera di ciascuno per liberare il cittadino, affinché sia libero nelle sue scelte che rientrino nella legalità e nell'ordine ma che riguardano la vita di tutti i giorni e che hanno a che fare con la solidarietà. Infine, San Michele è chiamato da Dio a vigilare sui figli del popolo di Dio perché ciascuno con la libertà possa custodire nel cuore anche i propri percorsi di fede: Dio difende la persona umana, anche nella relazione con gli altri. Anche questa vigilanza, dei luoghi e della protezione della fede, è quindi la possibilità che ciascuno liberando se stesso possa raggiungere la relazione con Dio a cui ogni uomo è chiamato. Una libertà nell'aderire a Dio e nel servirlo, imitando il patrono San Michele.

A fine celebrazione don Andrea Lotterio ha consegnato a tutti i presenti un'immagine di San Michele Arcangelo, con una frase stampata che ricorda lo spirito di umana fraternità nel servizio delle Forze dell'ordine.

Al termine il questore Aragona ha salutato tutti i presenti: "Questa giornata così importante per la Polizia di Stato è particolare, San Michele è l'immagine che viene evocata come colui che utilizza le forze celesti per la tutela dell'ordine e del bene pubblico. Riscontro quindi una particolare assonanza con quanto fa la Polizia di Stato: esserci sempre per il cittadino e per tutelare la sicurezza pubblica delle nostre comunità. Un impegno che tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato svolgono quotidianamente in questa provincia e che per questo ringrazio. Le sfide che attendono tutte le Forze dell'ordine in questo periodo sono importanti, noi siamo sempre impegnati a far fronte a nuove esigenze: costa sacrifici personali ma so che posso sempre contare sull'impegno di tutti. Un ricordo anche per i nostri caduti, rafforzando il nostro impegno".

Tania Gandola

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Foto Mario Stojanovic

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