San Martino a Calolzio, "Carità e amore, non elemosina"
"Dobbiamo saper ascoltare poiché l'ascolto è un dono, in particolare per le nuove generazioni".
Splendeva un magnifico sole, come nella migliore delle tradizioni dell'Estate di San Martino, questa mattina, lunedì 11 novembre 2024, fuori dalla chiesa arcipresbiteriale di Calolziocorte dove è stata celebrata l'ultima funzione in occasione della Festa patronale di San Martino.
San Martino a Calolzio, "Carità e amore, non elemosina"
A presiedere il rito, come nella giornata di ieri, è stato Monsisgnor Bruno Varriano, Vescovo ausiliare del Patriarcato di Gerusalemme.
Con lui, a concelebrare la messa, i sacerdoti della fraternità presbiterale e coloro che hanno svolto il ministero a Calolzio. Sull'altare tra gli altri don Antonio Vitali l'ex arciprete don Gian Carlo Scarpellini, il parroco di Vercurago e Pascolo Don Andrea Pirletti e i rappresentanti dei padri di Somasca
Presenti in chiesa il primo cittadino di Calolziocorte Marco Ghezzi, ill vice Aldo Valsecchi e le autorità militari.
"Non dovremmo più usare il termine fare l' elemosina bensì usare Carità ed amore nei confronti delle persone bisognose nel corpo, ma soprattutto nello Spirito - ha etto monsignor Varriando durante la predica - Dobbiamo saper ascoltare poiché l'ascolto è un dono, in particolare per le nuove generazioni".
Al termine della cerimonia il Vescovo ausiliare del Patriarcato di Gerusalemme si è intrattenuto fraternamente fuori dalla chiesa con i molti fedeli accorsi.
Mario Stojanovic