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Sala piena al Pertini per la serata sulla viabilità. Polemica su lungolago e ponte Azzone Visconti

Prossimo obiettivo: decongestionare largo Monte Nero, deviando il traffico parassita. Il Quarto Ponte sarà a due corsie, la notizia arrivata da Anas proprio ieri

Sala piena al Pertini per la serata sulla viabilità. Polemica su lungolago e ponte Azzone Visconti
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Sala piena nella serata di ieri, giovedì 4 aprile 2024, al centro Pertini di Lecco, dove si è discusso dello scottante tema della viabilità in città. Le principali questioni sollevate dai cittadini riguardano la sparizione dei parcheggi sul lungolago dopo la realizzazione della ciclabile e la chiusura del ponte Azzone Visconti.

Sala piena al Pertini per la serata sulla viabilità. Polemica su lungolago e ponte Azzone Visconti

La serata si è aperta con una breve introduzione del sindaco Mauro Gattinoni, che ha sottolineato come l'Amministrazione non sia spaventata dalle critiche che vengono quando le cose si fanno, ma da quelle che arrivano quando non si fa nulla. Il primo cittadino ha poi aggiunto come la soluzione al problema del traffico sia una soluzione aggregata, fatta anche di piccole abitudini: "Se un giorno a settimana ognuno di noi andasse a piedi al lavoro, il traffico si ridurrebbe del 20%".

Il Piano urbano della mobilità sostenibile

E' toccato poi all'assessore alla Mobilità, Renata Zuffi, illustrare il Piano urbano della mobilita sostenibile che ha l'obiettivo di rendere Lecco una città più attrattiva e - questo è inserito nell'Agenda 2030 - ridurre del 28% il traffico veicolare. Nel concreto, i punti da migliorare sono accessibilità e mobilità fragili; attrattività del trasporto pubblico, collettivo e condiviso; performance energetiche e ambientali dei mezzi; congestione, sicurezza stradale e ciclo-pedonale; possibilità di trasporto modale e efficientamento della sosta. Quest'ultimo punto si riferisce alla necessità di creare, nella città, dei nodi di interscambio tra i vari mezzi (dall'auto alla bici, dall'auto agli autobus o ai treni).

L'assessore Zuffi ha poi illustrato tutto ciò che finora è stato fatto all'interno del Piano urbano della mobilità sostenibile: il progetto per la ciclovia (entro maggio, salvo imprevisti, verrà approvato il Piano di mobilità sostenibile e, insieme a quello, il Biciplan, specifico per le biciclette); il Piano della sosta e della Ztl, che prevede soprattutto l'istituzione di quattro fasce concentriche: dai 2 euro all'ora dei posteggi in centro fino ai 50 centesimi in quelli più distanti, al fine di garantire una corretta occupazione dei posteggi (oggi quelli in centro sono occupati quasi sempre più dell'85%, mentre gli altri sono sottoutilizzati); le misure di sicurezza, come gli attraversamenti "salva pedone" e gli attraversamenti scolastici; bus elettrici: come ha sottolineato l'assessore Zuffi, entro il 2026 potremmo avere un buon numero di bus elettrici, tutti finanziati dal Ministero; per quanto riguarda l'hub per il trasporto pubblico, come noto le tre aree disponibili sono l'attuale stazione, il parcheggio di via Sassi e la zona di via Balicco/via Castagnera, nessuna delle quali conterrebbe ad oggi le 13 linee attualmente attestate; dal punto di vista dei servizi, il Comune ha istituito il servizio "Ti porto io" e l'app Play&go per incentivare l'utilizzo del trasporto pubblico; le e-bike speciali per sostenere la mobilità inclusiva e il progetto "Vivinclusi"; infine, il progetto di sharing mobility, che prevede l'installazione di 20 e-bike e 65 monopattini. In conclusione, uno sguardo al futuro, con i Piano spostamento casa-lavoro e casa-scuola.

L'assessore alla Mobilità Renata Zuffi

"Quando le sistemate queste rotonde?"

"Cosa ci aspetta nel 2024? - così ha ripreso la parola il sindaco - L'avevo annunciato l'anno scorso che sarebbe stato un anno di cantieri, li abbiamo programmati con una certa logica, ma l'impatto sarà pesante. 'Quando le sistemate queste rotonde?': quest'anno entro settembre grazie a un accordo con la Regione. Richiedono da 250 a 300 mila euro l'una, per questo abbiamo voluto testarle nel corso di alcuni mesi in modo da spendere i soldi a ragion veduta". Il sistema di rotonde di via Amendola e via Marco d'Oggiono e quello di piazza Manzoni e del Teatro provocano come effetti collaterali il senso unico in via Ghislanzoni, il doppio senso in via Digione, il Ponte vecchio aperto la mattina in entrata e il pomeriggio in uscita e nuovi sensi unici per via Bazzecca e via Aspromonte. In questo modo "via Manzoni diventerà un boulevard che collega la Piccola con il centro, perché il traffico viene deviato da altre parti". Nuovi sensi unici anche nei rioni, nel dettaglio in via Perazzo, in via Don Invernizzi, in via Agliati e in via Tubi.

Prossimo obiettivo: decongestionare largo Monte Nero

"Il prossimo obiettivo - ha proseguito Gattinoni - è decongestionare largo Monte Nero, deviando il traffico parassita: una rotonda sostituirà le attuali isole di traffico in vial Turati". Le conseguenze: inversione di senso per via Ongania e via Grassi, inversione di senso per via Palestro, senso unico a salire per via Col di Lana, inversione di senso per via Legnano e via Pastrengo e doppio senso di marcia lungo tutta via Parini.

I lavori per il teleriscaldamento lo svincolo del Bione per il Quarto Ponte, che avrà anche la corsia in uscita

Si è parlato poi dei lavori del teleriscaldamento: il sindaco ha spiegato che l'asfalto non è stato sistemato perchè dopo gli scavi sono necessari sei mesi di assestamento, poi si stenderà l'asfaltatura definitiva. "Quest'estate rispetto ai 4 attuali, i cantieri saranno 5 - ha spiegato Gattinoni - Tra due settimane partirà il quarto cantiere nel controviale di via Dante (davanti alle Poste) e salteranno dei parcheggi. Il quinto cantiere è quello che passa da via Marco d'Oggiono, prosegue in via Sassi, passa davanti al Comune, sale via Volta, via Resinelli e via Ongania. A febbraio 2025, dopo le compere natalizie e con i saldi già avviati, partirà invece il cantiere in piazza Garibaldi".

Ultimo punto all'ordine del giorno, lo svincolo del Bione dopo i lavori per il Quarto Ponte, che, notizia ricevuta da Anas nelle scorse ore, avrà anche la corsia in uscita verso Pescate: l'intersezione a pseudo rotatoria del Bione verrà trasformata in una rotatoria di raggio 60 metri. "Per fare spazio al quarto ponte - ha spiegato il primo cittadino - salteranno i parcheggi del Bione e l'accesso sarà spostato nella zona dell'attuale campo 2. Sono rinunce importanti ma saranno compensate dal ritorno positivo per il territorio. La richiesta del Comune di Pescate e della Provincia di mantenere aperta l'attuale rampa di accesso alla Ss 36 è un po' esotica: quello è proprio il punto critico... Comunque probabilmente servirà un'altra rampa che si innesterà in quota".

Le domande dei cittadini, i problemi principali: i parcheggi del lungolago dopo la realizzazione della ciclabile e la chiusura del ponte Azzone Visconti

A fine serata, spazio alle numerose domande dei cittadini: alcune sui sensi unici istituiti in alcune vie dei rioni, che per i residenti non risultano funzionali; una cittadina ha evidenziato il problema del sovraccarico della rotonda dietro al Teatro: "Gli autobus devono arrivare fino alla Questura e poi tornare indietro". Il sindaco ha risposto che quella è proprio una delle rotonde che non funziona come dovrebbe: il progetto definitivo prevede una rotonda più larga. Un problema molto sentito, come è noto, è quello della ciclabile sul lungolago e della conseguente sparizione dei parcheggi: i commercianti temono di subire ingenti danni economici. Il sindaco ha però sottolineato che attualmente ci sono circa 80 posti: 40 a strisce bianche e 40 a strisce blu. Per quanto riguarda i parcheggi bianchi, il Pgt prevede la costruzione di almeno 150 parcheggi pubblici nell'area del Tamoil, mentre per quanto riguarda quelli a striscia blu, saranno accolti dal parcheggio di via Parini. "Sono pronto a scommettere che, se doveste avere meno entrate economiche dopo la ciclabile, vi compenserò io, mentre se le entrate saranno maggiori darete al Comune la differenza", ha scherzato il sindaco, rivolgendosi ai commercianti.

Sono stati chiesti chiarimenti anche sulla Ztl in centro: le attuali strisce gialle diventeranno blu (gratuite per chi in possesso del pass) e il controllo verrà affidato a Linee Lecco, non più alla Polizia locale; questo dovrebbe garantire una corretta turnazione, ma i cittadini non ne sono convinti. "Marciapiedi, marciabici o marciamonopattini?", un'altra ironica domanda, alla quale ha risposto l'assessore Zuffi spiegando che con l'attuazione del Biciplan ognuno dovrebbe avere i suoi spazi. Polemica anche sulla chiusura notturna del ponte Azzone Visconti e sulla poco chiara informazione circa gli orari di apertura e chiusura, ma è stato sottolineato che si tratta di un manufatto storico e che dovrebbe servire solo ad alleggerire il traffico. E' stato evidenziato anche che la Soprintendenza vieta l'istituzione dei due sensi di marcia, proprio in quanto bene storico. Un accenno anche al problema degli studenti che attraversano dal lato di villa Manzoni verso le Meridiane, in assenza di strisce. Infine, la chiosa della presidente di Legambiente Lecco, Laura Todde: "Tutta questa trasformazione urbana non può apportare alcun beneficio se non diminuisce il numero di auto per famiglie e se non cambiano i comportamenti delle persone: siamo noi a creare il traffico, non è qualcosa che ci viene imposto dall'alto".

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