Una storia che sarebbe quasi divertente se alla sua base non ci fosse un fatto tanto irrispettoso quanto assurdo, quella raccontata da un cittadino valmadrerese che, come suo solito, si è recato al cimitero per recitare una preghiera sulla tomba dei propri cari.
Rubano i fiori al cimitero e in cambio ne lasciano altri… appassiti
Ieri, sabato 12 luglio 2025, un cittadino valmadrerese si è recato, come sua abitudine, a salutare i propri cari defunti al “cimitero nuovo” di Valmadrera, quello situato in via Monsignor Pozzi.
Al suo arrivo di fronte alla tomba, ha notato con stupore – subito trasformatosi in profondo disappunto – che i bei fiori nel vaso, appena comprati nei giorni precedenti, erano stati rubati.
A rendere la situazione ulteriormente tragicomica, il fatto che – al posto del bel vaso fiorito – “i soliti ignoti” autori del gesto hanno lasciato una piantina completamente secca e appassita.
Una scelta dettata dal rimorso? Non pensiamo sia così: molto probabilmente l’autore – o gli autori – dell’ignobile gesto hanno ben pensato di attuare un semplice scambio, spostando la piantina appassita dalla tomba dei loro cari alla tomba dei familiari dello sfortunato cittadino, e – come se nulla fosse – quella fiorita da quest’ultima tomba alla prima.
I cimiteri di Valmadrera, sia quello nuovo che quello monumentale di via Manzoni, non sono certo nuovi a questi episodi. A lasciare di stucco è però la “sostituzione” del vaso in questione (oltre al danno, anche la beffa!) che ha trasformato il cimitero in una scacchiera nella quale qualcuno pensa di poter spostare a proprio piacimento le pedine, senza il benché minimo rispetto per i cari defunti e per i loro parenti.
