Raccolta differenziata sul Lario: bene per la sponda lecchese, male per quella comasca
Dai dati di Legambiente emerge che 17 Comuni sono sotto la soglia del 65 per cento: solo due, Varenna e Oliveto Lario, sono lecchesi
Sulla sponda comasca oltre la metà dei Comuni non raggiungono il 65% di raccolta differenziata, mentre sulla sponda lecchese solo due Comuni rimangono sotto questa soglia, con l'intero bacino che si ferma al 70%, con 35.730 tonnellate di rifiuti indifferenziati totali. Questo il bilancio che emerge dai dati diffusi nei giorni scorsi da Legambiente.
Raccolta differenziata: bene la sponda lecchese del Lario
“Con un flusso di turisti sempre maggiore occorre potenziare anche la gestione dei rifiuti. Chiediamo a tutti i comuni di raggiungere almeno la soglia del 65% di raccolta differenziata”. Dei diciassette Comuni ancora sottosoglia, quindici sono in provincia di Como: Unione dei Comuni Lombarda Lario e Monti, Faggeto Lario, Pognana Lario, Nesso, Lezzeno, Sala Comacina, Griante, Domaso, Cremia, San Siro, Pianello del Lario, Dongo, Vercana, Gera Lario, Sorico, Musso. Due invece nella sponda lecchese, Varenna e Oliveto Lario.
Lecco arriva al 75%, molti Comuni superano l'80%
I Comuni più virtuosi invece fanno breccia nella sponda orientale, con cinque Comuni che superano l’80% - Dervio, Perledo, Lierna, Valmadrera e Malgrate, e i rimanenti oltre il 70%. Sulla sponda comasca, i Comuni più virtuosi hanno una percentuale di raccolta differenziata compresa tra il 79% di Laglio e il 66% di Argegno.
Per quanto riguarda i capoluoghi, Como si attesta a poco meno del 69% e Lecco al 75%.
"Bisogna tenere d'occhio la gestione dei rifiuti"
Con una media del 70% di raccolta differenziata – dati Arpa 2022 – 32mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, un residuo secco medio pari a 147 kg abitante / anno, diciassette comuni sotto la soglia del 65% di RD richiesta dalla normativa comunitaria e dal PRGR - Programma Regionale Gestione Rifiuti, il Lario mostra tutta la difficoltà di gestire un territorio orograficamente non facile e con un numero sempre maggiore di turisti.
"Quando si parla di qualità delle acque occorre tenere d’occhio anche la gestione dei rifiuti, a partire da quelli urbani” dichiarano da Legambiente Costanza Panella del Circolo Lario Sponda Orientale di Bellano e Enzo Tiso del Circolo di Como. “La parola chiave, ancora una volta, deve essere prevenzione, abbassando cioè la soglia dei rifiuti prodotti o non differenziati sia dai residenti sia dai turisti. Compito non facile, date le presenze in crescita negli ultimi anni e di una modalità mordi e fuggi. È necessario uno sforzo comune per raccogliere in modo corretto, evitando la dispersione soprattutto a lago della plastica, i cui frammenti si trovano in abbondanza anche sulle spiagge e, in frammenti sempre più piccoli, anche nelle acque. Per questo diventa importante non solo il raggiungimento delle disposizioni indicate dai programmi regionali ma anche una continua sensibilizzazione sul tema. Chiediamo un impegno alle Amministrazioni comunali in tal senso”.
Un tema, quello delle microplastiche, che origina non solo attraverso il normale rifiuto abbandonato ma anche dagli impianti di depurazione.
Dal progetto LIFE – BlueLakes sulla qualità delle acque lacustri
Dati sponda comasca
Abitanti bacino 130.344
RU non differenziati (kg) – bacino 23.555.900,00
% RD media ponderata di bacino 65,22%
kg abitante anno di residuale per bacino 180,72
Dati sponda lecchese
Abitanti bacino 94.624
RU non differenziati (kg) – bacino 12.173.452,00
% RD media ponderata di bacino 74,98%
kg abitante anno di residuale per bacino 128,65