Quarto Ponte a due direzioni: serve lavoro di squadra per trovare quasi 20 milioni di euro
Gattinoni: "Per innescare tutto è necessario che la Provincia di Lecco scriva formalmente una lettera a Regione per inserire la rampa come opera prioritaria per il territorio lecchese . A quel punto il Pirellone potrà a sua volta inserire l’opera nel contratto di servizio con Anas"
«Non diamo illusioni ai cittadini, sia sui tempi che sulla certezza che quest’opera verrà realizzata. Perché fino a quando i fondi non ci sono, non possiamo permetterci sicurezze». Questo l’appello lanciato da Corrado Valsecchi (che di Appello per Lecco è il capogruppo) nella serata di ieri mercoledì 9 ottobre 2024 2024 durante la commissione consiliare II presieduta da Alberto Anghileri. Una commissione con un ordine del giorno che è stato aggiornato proprio nella mattinata di mercoledì per consentire al sindaco Mauro Gattinoni, che lunedì, insieme ai dirigenti comunali Crippa e Suzzani, ha partecipato al vertice in Regione, di aggiornare i consiglieri comunali sull’evoluzione del progetto della corsia in uscita da Lecco del cosiddetto Quarto Ponte.
Quarto Ponte a due direzioni: serve lavoro di squadra per trovare quasi 20 milioni di euro
Una promessa che il sindaco aveva fatto in consiglio Comunale, quel Consiglio comunale che nel 2021 aveva votato all’unanimità una mozione per chiedere la realizzazione di un «nuovo tracciato viabilistico/ponte volto a decongestionare il flusso in uscita dalla città». Ebbene quell’opera, almeno sulla carta, oggi c’è, o almeno c’è una ipotesi. Una onerosa ipotesi da quasi 20 milioni di euro. Gattinoni ha ricostruito a grandi linee l’andamento dell’incontro di lunedì evidenziando come le ipotesi progettuali prospettate da Anas siano state tre. «Due sono state scartate da tutti - ha spiegato - Una perchè troppo impattante per l’area verde di Pescate, l’altra, più spostata verso il lago, perché caratterizzata da criticità tecniche».
Non certo facile il compito che si prospettava ad Anas ovvero quello di trovare una giusta sintesi tra due diverse esigenze: da una parte quella del Comune di Lecco di avere uno sbocco di uscita dalla città, dall’altra quella rappresentata da Provincia e Comune di Pescate, di mantenere la rampa di accesso alla SS36 da Pescate. «L’ipotesi migliore da questo punto di vista considerando le pendenze del Ponte Manzoni e dell’opera attualmente in costruzione è, come ormai noto, quella che prevede l’abbattimento e la ricostruzione della rampa di Pescate - ha proseguito Gattinoni - Personalmente sono soddisfatto, ma sono state comunque sollevate delle perplessità dal sindaco di Pescate Dante De Capitani, che ha chiesto di fare delle modifiche sulle altezze, e dal vicepresidente della Provincia Mattia Micheli, in merito ai flussi di traffico sulla rotonda di Pescate. Il consigliere Regionale Giacomo Zamperini ha chiesto più flessibilità per il Ponte Vecchio, mentre il sottosegretario Mauro Piazza ha evidenziato l’onerosità dell’opera». In generale la soluzione prospettata ha però suscitato approvazione. Ma resta un ma... anzi quasi 20 milioni (di euro di ma). «Anas ha prospettato delle tempistiche con la suddivisione dell’intervento in più lotti (vedi qui il dettaglio ) e durante le lavorazioni il flusso del traffico verrà deviato sul Manzoni e sulla nuova Corsia. Ma la progettazione dell’opera potrà partire solo una volta reperite le risorse che, ad oggi, non ci sono. Per innescare tutto è necessario che la Provincia di Lecco scriva formalmente una lettera a Regione per inserire la rampa come opera prioritaria per il territorio lecchese . A quel punto il Pirellone potrà a sua volta inserire l’opera nel contratto di servizio con Anas».Un ruolo fondamentale quello rivestito da Villa Locatelli quindi.
«Ci siamo lasciati con l’impegno di fare squadra - ha assicurato Gattinoni. Presto organizzeremo un incontro a tre, Comune di Lecco, Comune di Pescate e Provincia di Lecco proprio in vista di questa lettera. Al momento, lo ribadisco, le risorse non ci sono ma è necessario impegnarsi per reperirle per non perdere ulteriore tempo».