Protesta delle tende, anche Lecco si interroga sul caro affitti con 2000 studenti universitari in città
Il Comune di Lecco sta avviando un dialogo approfondito con gli Atenei, e quindi con Ministero e Regione Lombardia
Ha tenuto banco tutta la settimana e lungo tutto lo Stivale la protesta delle tende contro il caro affitti. Studenti di tutta Italia stanno portando avanti la mobilitazione piantando tende davanti alle sedi delle università. E Lecco può dirsi città universitaria? Guardando ai numeri la risposta è assolutamente sì visto che sono circa 2000 gli studenti universitari nel nostro capoluogo di provincia tra polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano, la sede del CNR, la facoltà d’Infermieristica della Bicocca.
Protesta delle tende
Ad interrogarsi sulla questione dell'edilizia universitaria è anche il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni che sottolinea per poter definire Lecco città universitaria "al di là di un ulteriore incremento del numero degli studenti, occorre potenziare un robusto ecosistema di servizi ricettivi, culturali, sportivi, di connessione con imprese e start-up".
Anche Lecco si interroga sul caro affitti con 2000 studenti universitari in città
"In questo contesto anche noi siamo interrogati dalle giuste proteste sollevate dagli studenti in molte città italiane sul costo delle stanze in affitto - sottolinea il primo cittadino - Da una parte vogliamo far crescere il numero di giovani che scelgono Lecco per studiare, attirando nuove specialità e nuove facoltà; dall’altro occorre offrire loro la disponibilità di nuove residenze universitarie, case o housing che siano economicamente sostenibili. A oggi, infatti, anche Lecco vive una condizione complessiva di caro affitti non più tollerabile, con un atteggiamento spesso parassitario: come è possibile che un posto letto lo si possa pagare fino a 700 euro al mese?".
Nuovo progetto di residenza per studenti
La prima risposta può arrivare da un nuovo progetto di residenza per studenti. "Per questo stiamo avviando un dialogo approfondito con gli Atenei, e quindi con Ministero e Regione Lombardia" annuncia Gattinoni.
Il secondo tema è più ampio: "l’effetto combinato tra i prezzi degli studentati e quelli dedicati ad affitti brevi o B&B, ha spinto alle stelle i costi degli affitti “tradizionali”, rendendoli proibitivi per gli stipendi dei giovani o per le giovani coppie - chiosa il sindaco - rischio è che la nostra città finisca per allontanare la parte più dinamica di popolazione! Ecco la necessità riprogettare politiche della casa a prezzi accessibili anche nel disegno del PGT che ci impegnerà nei prossimi mesi".