Solidarietà

Profughi afghani: raccolta di indumenti pesanti per Nooreddin e i suoi bambini

In un periodo, quello del Natale, durante il quale il dono arricchisce senza più dubbio chi lo fa rispetto a chi lo riceve, vi chiediamo nuovamente un aiuto per i  profughi afghani accolti sul nostro territorio.

Profughi afghani: raccolta di indumenti pesanti per Nooreddin e i suoi bambini
Pubblicato:
Aggiornato:

L'ondata di solidarietà ed empatia suscitata nell'immediatezza del loro arrivo è stata grande, commovente. E voi per primi, cari lettori, siete stati i migliori ambasciatori del gran cuore dei lecchesi partecipando in massa alla raccolta di abiti, giocattoli, e oggetti per l'infanzia che il Giornale di Lecco ha organizzato per loro. Ora a qualche mese di distanza  in un periodo, quello del Natale, durante il quale il dono arricchisce senza più dubbio chi lo fa rispetto a chi lo riceve, vi chiediamo nuovamente un aiuto per i  profughi afghani accolti sul nostro territorio.

Profughi afghani: raccolta di indumenti pesanti per Nooreddin e i suoi bambini

In particolare in questi mesi non abbiamo mai interrotto il rapporto con Nooreddin M. , 35 anni ex interprete del contingente italiano a Kabul, ora a Olginate con la moglie e i tre bimbi di  8 anni e mezzo, 5 e di qusi due anni  che abbiamo imparato a conoscere ed amare.  Nooreddin arriva da Herat e ha lavorato dal 2007 al 2009 come meccanico sia per gli italiani che per gli americani e poi è stato con i nostri militari come interprete per la missione "no-combat" Resolute Support (RSM) a Camp Arena.

Ha fatto corsi, partecipato a simposi e missioni accanto agli uomini del nostro esercito e il 13 giugno, con un preavviso di poche ore, è stato imbarcato su un aereo insieme alla moglie 28 anni suoi bimbi. Sbarcato all’aeroporto di Fiumicino ha trascorso a Roma i quindici giorni di quarantena anti Covid-19, poi è stato a Genova e l’11 agosto è arrivato a Olginate.

In questi mesi si è inserito nella comunità, i suoi bimbi hanno iniziato a frequentare scuola e asilo. Ci ha più volte aperto le porte della sua casa e la prima parola che ha sempre pronunciato è stata grazie. Grazie per l'accoglienza,  grazie per i sorrisi, grazie per il senso di sicurezza che gli è stato trasmesso, grazie per i doni che ha ricevuto e che gli hanno permesso di vivere sino ad oggi con grande dignità. Ora, con il freddo che si è fatto pungente Norredin e la sua famiglia avrebbero bisogno di indumenti pesanti: sciarpe, cappelli e calze, maglioni (in particolare da donna di taglia L) e scarpe invernali (28, 33, 35 per i bambini e 40 e  41 per mamma e papà). Chiediamo quindi il vostro aiuto consapevoli  che già avete fatto tanto e grati per tutto ciò che avete già donato. Raccoglieremo nella nostra nuova redazione in  via Roma 41 a Lecco (ex Croce di Malta), tutti i giorni escluso il lunedì,  tutto ciò che i lecchesi vorranno donare.

Seguici sui nostri canali