Primo Maggio 2022: lavoratori di nuovo in piazza per festeggiare in musica
Piazza Cermenati stracolma per l'evento organizzato dalle sigle sindacali.
Primo Maggio 2022: i lavoratori sono tornati a festeggiare in piazza anche a Lecco. Dalle 15 di questo pomeriggio, domenica 1° maggio 2022, piazza Cermenati è punto di ritrovo, aggregazione e celebrazione corale della ricorrenza.
Primo Maggio 2022: musica e discorsi in piazza Cermenati con i Sindacati
Stracolma di persone la piazza. Sul palco le esibizioni musicali dei gruppi Post Office, NewEtà, Mercato dei Sensi e Tizshard, per l'evento promosso dalle sigle sindacali CGIL-CISL-UIL con il patrocinio del Comune di Lecco. Nel corso del pomeriggio si sono alternati interventi di rappresentanti sindacali dei luoghi di lavoro, del Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e di Diego Riva (CGIL) per le segreterie territoriali delle tre organizzazioni sindacali.
Manzoni: "Il lavoro oggi rischia di essere una periferia esistenziale"
Portavoce dell'Amministrazione comunale, l'assessore al Welfare Emanuele Manzoni. “Purtroppo il lavoro oggi rischia di essere ostaggio dell’ingiustizia sociale e, più che essere un mezzo di umanizzazione, diventa una periferia esistenziale” ha detto. "Lo vediamo ogni giorno davanti ai casi d’infortunio o di morti bianche non più tollerabili, davanti alla frammentazione del corpo sociale e ai contratti intermittenti o precari che non permettono a tanti giovani di proiettarsi nel futuro, davanti alle denunce di sfruttamento e alla piaga del lavoro nero, davanti ai disoccupati in età adulta e alla crescente presenza dei 'neet', giovani che non trovano spazio per rivendicare un ruolo nelle nostre società.
Davanti a queste 'periferie esistenziali', come le ha definite Papa Francesco, siamo chiamati a fare sistema e a mettere in campo prima di tutto misure per chi il lavoro non ce l’ha o l’ha perso, per chi deve reinventarsi e, dunque, ha necessità di nuova formazione, per chi deve integrarsi in un sistema complesso e spesso eccessivamente performante. Dobbiamo avere l’attenzione di mantenere uno sguardo aperto, dove la dimensione della persona lavoratrice si coniuga con i diritti di cittadinanza, la sua sensibilità e il suo contesto di riferimento".
Diego Riva (Cgil): "Al lavoro per la Pace"
Questo l'intervento di Diego Riva, segretario di Cgil Lecco: "Dopo due anni di restrizioni imposte dalla pandemia, che non ci permettevano di organizzare il tradizionale concerto in piazza, oggi, con soddisfazione, siamo qui che a livello mondiale ricorda il bisogno di giustizia sociale universale. Purtroppo mentre stiamo provando a riprendere la normalità, in Ucraina si sta combattendo. Ancora una volta si fa uso di armi per affrontare temi geopolitici. Lo slogan scelto da CGIL, CISL e UIL è 'Al lavoro per la Pace'. È da qui che vogliamo ripartire, dalla festa dei lavoratori di tutto il mondo nel segno dell' unità, della responsabilità e della coesione sociale, riaffermiamo il valore della centralità del lavoro per un Italia che vuole costruire il domani. La Costituzione non va cambiata, ma applicata, provando anche a mettere i diritti e le tutele in contrapposizione alle forme gravi di coercizioni del lavoro che si annidano nei nuovi modelli occupazionali. Oggi, purtroppo, si continua a morire come 50 anni fa e le tipologie di infortuni sono ancora quelle di 100 anni fa".
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Alessandra Crippa della Cisl Fim: "Qualcuno fermi le multinazionali pirata"
Alessandra Crippa, della Fim Cisl, ha raccontato la propria emblematica esperienza. "Fino a poco più di un anno fa lavoravo presso la Voss di Osnago. Una multinazionale tedesca che quattro anni prima ha acquisito un azienda metalmeccanica storica del nostro territorio. Ma, nel dicembre 2020, poco prima di Natale, ci hanno comunicato che avevano deciso di chiudere i lasciare a casa tutti i 70 dipendenti del sito produttivo di Osnago. Nonostante nei quattro anni della loro gestione, con tante promesse e finte rimodernizzazioni". E ancora: "I lavoratori avvano riposto fiducia nella nuova gestione, dando disponibilità a svolgere nuove mansioni, fino a lavorare su turni notturni mai fatti prima e, in alcuni casi eccezionali, anche la domenica. Ci hanno fatto credere che eravamo in pieno sviluppo aziendale, tanto che hanno iniziato ad aprire altri siti produttivi in Polonia e in Cina. Ma in realtà era tutto già pensato e calcolato come molte multinazionali fanno nel nostro paese".
Valentina Circhietta (Uil Scuola): "Riprendiamo la contrattazione"
Infine, Valentina Circhietta, delegata di Uil Scuola. "Celebriamo oggi il primo maggio, in un momento difficile, in un'Europa con profonde crisi economiche, istituzionali e sociali. Siamo scesi in piazza più volte per rivendicare un cambiamento radicale delle politiche economiche e sociali, un'Europa con più uguaglianza, un'Europa in cui il tema del lavoro è stato relegato all'ultimo posto delle priorità politiche. Ma il lavoro è quel valore su cui abbiamo costruito il Paese, sono le nostre fondamenta, oggi pesantemente minate. È ora di riaprire i tavoli di confronto con il Governo. Lo pretendiamo, forti del consenso che abbiamo saputo costruire. Dobbiamo essere capaci di riprendere in mano il ruolo che è quello della contrattazione, della protesta ma anche della proposta. Abbiamo idee, progetti, non vogliamo passare come quelli che vogliono distruggere. Quello che esce sconfitto è il modello in cui il confronto, il riconoscimento del nostro ruolo di mediazione sociale, il dialogo, la contrattazione sono visti come un retaggio del passato, un ostacolo, un fastidio da allontanare".
Mario Stojanovic