Prevenzione del tumore al seno e counseling oncogenetico
La Sala Consiliare di Oggiono ha ospitato un incontro di sensibilizzazione organizzato dall'associazione Agatha in Cammino in collaborazione con Cab Polidiagnostico
Si è conclusa martedì 29 ottobre l'iniziativa di "Ottobre Rosa" del comune di Oggiono, con un incontro nella Sala Consiliare del Comune, dedicato alla sensibilizzazione contro il tumore al seno. L'incontro, intitolato “Prevenzione tumore al seno e counseling oncogenetico,” è stato organizzato dall’associazione "Agatha in cammino" in collaborazione con Cab Polidiagnostico e ha visto la partecipazione della sindaca di Oggiono Chiara Narciso, del direttore del Cab Polidiagnostico, Paolo Godina, della presidente di Agatha in cammino Daniela Invernizzi, e delle specialiste dott.ssa Maria Giovanna Gatti, Medico Chirurgo Specialista in Senologia, e Irene Feroce, Genetic Counselor Sr. presso la Divisione di Prevenzione e Genetica Oncologica dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, entrambe in forza presso Cab Polidiagnostico.
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Tumore al seno, fare rete per la prevenzione
L'incontro ha rappresentato un’occasione preziosa per le donne di Oggiono e dei dintorni, offrendo loro non solo informazioni essenziali ma anche uno spazio per condividere dubbi e preoccupazioni. Daniela Invernizzi, presidente di "Agatha in cammino", ha espresso soddisfazione per il successo della serata, che conclude l'Ottobre Rosa con una partecipazione numerosa e un grande contributo informativo per le donne presenti.
“Siamo felici di aver avuto professionisti dello IEO, che hanno fornito indicazioni utili sia sulla prevenzione sia sull’importanza del test genetico,” ha dichiarato Invernizzi. “Grazie a questa serata, speriamo di rafforzare la nostra rete di supporto per le donne e proseguire l’opera di Agatha in cammino.”
Test genetico: un servizio completo per una prevenzione consapevole
Successivamente è intervenuto Paolo Godina, AD di Cab, il quale parlando della scelta di inserire nella propria offerta i test genetici nell'ambito dell'Ambulatorio di Prevenzione dei Tumori ha evidenziato l'importanza di un approccio integrato per la prevenzione oncologica.
“Abbiamo deciso di offrire alla popolazione un servizio completo, che includa non solo il test genetico ma anche una consulenza specialistica pre e post test. Questo servizio permette di valutare la necessità del test e di interpretarne correttamente i risultati, con raccomandazioni cliniche mirate.”
Godina ha sottolineato l’impegno dell’ambulatorio nel concentrarsi su test che studiano geni e polimorfismi associati ad aumentato rischio di tumori molto diffusi (e in alcuni casi prevenibili), come quello al seno, alla prostata, melanoma, utero, ovaio, tiroide, colon-retto, pancreas
“Crediamo che la prevenzione sia l’arma più potente per contrastare queste malattie. Se seguissimo le linee guida di screening, la diffusione dei tumori più comuni si ridurrebbe drasticamente.”
La prevenzione come primo atto di cura di sé
La dott.ssa Maria Giovanna Gatti, medico chirurgo specialista in senologia, ha approfondito il tema della prevenzione, sottolineando l'importanza dell'adesione ad un corretto stile di vita e di sottoporsi ad esami periodici fondamentali per la diagnosi precoce, quali l’ecografia mammaria bilaterale annuale a partire dai 30 anni a cui aggiungere la mammografia annuale a partire dai 40 anni.
"I dati affermano - spiega la dott.ssa Gatti - che dai 40 anni una mammografia annuale riduce del 50% il rischio di morire per tumore al seno".
Il valore del counseling genetico: tra ereditarietà e prevenzione
A chiudere la serata è stata Irene Feroce, Genetic Counselor Sr. presso la Divisione di Prevenzione e Genetica Oncologica dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, che ha chiarito le differenze tra tumori sporadici ed ereditari e sottolineato l'importanza di rivolgersi solo a consulenti specializzati per indagare l'opportunità di effettuare il test genetico.
"È essenziale sottoporsi al test in presenza di segnali specifici nella propria famiglia, quali casi di tumore giovanile o più casi di tumore nello stesso ramo familiare".
Il test genetico è inoltre utile nel caso di un soggetto che si è già ammalato di tumore:
"Poter identificare la mutazione del DNA che ne è responsabile ha un'importanza fondamentale per il soggetto stesso in termini di cura e prevenzione e per ridurre il rischio di tumore nei parenti che risultino portatori della mutazione."