Calolziocorte

Presentazione del libro di Vannacci: Fondazione Lavello rompe il silenzio

"Da sempre ci impegniamo per la promozione del dialogo e della libera espressione"

Presentazione del libro di Vannacci: Fondazione Lavello rompe il silenzio
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La Fondazione Santa Maria del Lavello ha rotto il silenzio. A due giorni di distanza dall’evento tanto discusso che ha visto, all’interno del monastero di via Padri Serviti, il generale Roberto Vannacci presentare la sua fatica letteraria "Il mondo al contrario", la Fondazione guidata dal presidente Roberto Monteleone ha scelto di rompere il silenzio dei giorni precedenti ritenendo doveroso fornire un chiarimento essenziale riguardo a diverse inesattezze e dichiarazioni erronee circolate in merito alla questione.

Presentazione del libro di Vannacci: Fondazione Lavello rompe il silenzio

Lo ha fatto per controbattere altresì alle accuse mosse nei suoi confronti, ma anche nei confronti della fondazione stessa e del Cda al gran completo, e culminate nella richiesta di dimissioni più volte invocata da diverse parti, anche durante la manifestazione di protesta e disturbo andata in scena sul lungofiume del Lavello nella serata di martedì, proprio negli stessi istanti in cui il generale Vannacci parlava all’interno del monastero.

La Fondazione da sempre si impegna per "la promozione del dialogo e della libera espressione"

"Desideriamo innanzitutto sottolineare che la Fondazione, coerente con la sua lunga storia e il suo impegno verso la promozione della cultura, del dialogo e della libera espressione, gestisce spazi che, pur essendo parte di un complesso di significativa rilevanza storica e culturale, non sono classificabili come "luoghi sacri" - spiegano dal Cda - Questa distinzione è fondamentale, poiché ci ha permesso negli anni, e ci permette tutt’ora, di ospitare una varietà di eventi, inclusi matrimoni civili, unioni civili, incontri politici, conferenze di varia natura e riunioni di associazioni, sempre nel pieno rispetto delle leggi vigenti e della nostra missione istituzionale".

 

Il presidente di Fondazione Lavello, Roberto Monteleone

 

"Il Consiglio d'Amministrazione ha seguito tutte le procedure standard"

E ancora: "In relazione all'evento specifico, desideriamo precisare che il Consiglio di Amministrazione ha seguito con diligenza e scrupolo tutte le procedure standard di verifica previste dal nostro protocollo. Non essendo emersi elementi che potessero suggerire censure, limitazioni o restrizioni sulla presentazione del libro in oggetto, e in assenza di contravvenzioni alle normative vigenti, la Fondazione ha ritenuto appropriato concedere lo spazio per l'evento, in linea con la sua prassi consolidata. Riguardo alle critiche mosse verso la Fondazione circa un'asserita violazione del proprio Codice Etico, il Consiglio di Amministrazione respinge con decisione tali affermazioni. La nostra Fondazione, nel corso della sua esistenza, si è sempre distinta per la salvaguardia dei principi di libertà di espressione e democrazia, valori che sono intrinsecamente parte del nostro Codice Etico e della nostra identità istituzionale".

"La Fondazione si dissocia da ogni tentativo di politicizzazione delle sue attività"

Dal monastero, hanno poi concluso il loro intervento ribadendo che, qualsiasi limitazione alla libertà di espressione può essere determinata unicamente dalla Costituzione e dalla normativa vigente e pertanto, "la Fondazione del Monastero di Santa Maria del Lavello si dissocia con fermezza da ogni tentativo di politicizzazione delle sue decisioni e delle sue attività, e rimane impegnata nella sua missione di promuovere spazi di dialogo aperto e costruttivo, nel rispetto delle leggi e del suo Codice Etico".

Luca De Cani

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