Lecco

Pizzeria Fiore, ricavi per 380mila euro. "Esempio di legalità"

Ben 13mila e 463 coperti, una spesa media di 28,23 euro, ricavi per 380mila e 140 euro. Questi sono solo alcuni numeri della pizzeria Fiore di via Belfiore - simbolo della legalità - aperta il 31 marzo 2017 dopo essere stata confiscata al boss della ‘ndrangheta Franco Coco Trovato.

Pizzeria Fiore, ricavi per 380mila euro. "Esempio di legalità"
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Ben 13mila e 463 coperti, una spesa media di 28,23 euro, ricavi per 380mila e 140 euro. Questi sono solo alcuni numeri della pizzeria Fiore di via Belfiore - simbolo della legalità - aperta il 31 marzo 2017 dopo essere stata confiscata al boss della ‘ndrangheta Franco Coco Trovato. A quel tempo il locale, dove il capo clan gestiva i suoi traffici e dove è stato arrestato il 31 agosto 1992, si chiamava Wall Street.

Le Commissioni nella pizzeria Fiore

Ieri, mercoledì 10 aprile 2024, alle 18.30   in quell’esercizio completamente rinnovato - eliminati i vecchi arredi e i vetri a specchio che consentivano a chi era all’interno di vedere chi stava arrivando - si è tenuta una seduta straordinaria delle commissioni consiliari III e IV, unificate. All’ordine del giorno la relazione delle attività svolte. Presenti insieme ai consiglieri, alcuni dei quali si sono fermati a cena per gustare la pizza, il vice sindaco Simona Piazza e l’assessore al Welfare Emanuele Manzoni.

 

A tirare invece le somme di un anno di attività è stato Thomas Emmenegger, psichiatra svizzero, da più di 25 anni presidente della Fabbrica di Olinda - l’associazione nata per recuperare l’ex ospedale psichiatrico Pini di Milano - che gestisce la pizzeria in cordata con Arci Lecco e Auser Lecco. A portare avanti il progetto Fiore sono Giorgio Antoniella, chef originario di Terni ed Elisa Bergo, responsabile di sala che ha alle spalle un master in business marketing preso in Australia.

Un locale rigenerato

"Questo bene confiscato alla famiglia Coco Trovato, dopo una serie di vicissitudini e di passaggi di proprietà, è entrato a far parte del patrimonio comunale - ha detto il vice sindaco Piazza - Da qui è nata l’idea di rigenerare lo spazio in termini sociali e culturali mantenendo però la sua vocazione a ristorante e pizzeria. E così il Comune dopo un iter lungo ha promosso un bando per cercare un gestore che avesse una prospettiva per la riapertura. A vincere è stata La fabbrica di Olinda come ente capofila in cordata con Auser e Arci ed è nato il piano di risistemazione del locale, la creazione della nuova cucina e poi il progetto che l’Amministrazione ha voluto fortemente: ovvero l’incontro tra gli aspetti sociali e quelli culturali. Infatti in questo spazio non solo si può trovare l’occasione per trovarsi, mangiare una buona pizza e dei prodotti a chilometri zero ma anche iniziative culturali a cui si affianca l’associazione Libera per molti appuntamenti legati al tema della legalità: ecco allora che questo luogo diventa accoglienza e caposaldo per molte scuole del territorio".

Accanto alle scuole e alle persone con fragilità

La pizzeria Fiore è infatti riuscita a creare una rete di collaborazioni con il Centro di Formazione Professionale Aldo Moro e il Centro Formazione Professionale Polivalente di Lecco per stage formativi e tirocini.
"Questo luogo sta diventando un punto di riferimento per gli appuntamenti culturali - ha spiegato Manzoni - ma anche per quanto riguarda l’aspetto sociale per gli inserimenti lavorativi, l’accompagnamento di persone che hanno un background migratorio oppure delle fragilità. Persone che in questo luogo trovano la propria dignità lavorativa e imparano una professione".

"Non è un'attività meramente economica"

Ha aggiunto poi Thomas Emmenegger: "La Fabbrica di Olinda ha aperto i battenti a Milano del 1996 e oggi ha all’attivo un centinaio di lavoratori. L’obiettivo è riuscire a combinare il commercio con il sociale senza appiattirci sull’attività meramente economica. L’esperienza di Lecco è stata una vera sfida perché ci siamo trovati di fronte a un ambiente brutto, dove predominava il cemento con delle terribili vetrate a specchio. Abbiamo lavorato parecchio sull’acustica: oggi quando la pizzeria è piena si può continuare comunque a conversare. Devo dire che sono stati tanti gli enti che hanno creduto nel progetto e che hanno portato il loro contributo".

Non bisogna dimenticare il passato

Poi la palla è passata ai consiglieri che hanno voluto approfondire gli aspetti economici della pizzeria Fiore.
I chiusura Corrado Valsecchi capogruppo di Appello per Lecco, ha ringraziato chi gestisce la pizzeria Fiore, facendola rivivere: "Quando il clan Coco-Trovato inaugurò Wall Street quasi quarant’anni fa ricordo che in questo locale intervennero tutti, c’era il gotha delle istituzioni, c’era la società civile e pure qualche magistrato. Fuori si formò una lunga coda di auto di lusso, tra cui alcune Ferrari. Ecco perché è importante non dimenticare la storia, tutti sapevano chi era quella famiglia eppure accorsero in massa. Oggi, grazie all’impegno di tanti, Fiore ha feedback estremamente positivi e questo non era scontato".

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elisa Bergo
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Giorgio Antonella
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