Perdono il portafoglio, glielo riporta un anonimo... Babbo Natale
Giuditta Ardesi e Beppe Di Dio abitano in via Bagaggera a Olgiate Molgora. Lo smarrimento era avvenuto al benzinaio Tamoil di Merate. "Vorremmo incontrare questo signore, fare un brindisi insieme e mangiare una fetta di panettone"
Un Babbo Natale senza barba e ben vestito, che con un semplice gesto venuto dal cuore ha riportato il sorriso in una famiglia preoccupata, che ora vuole incontrarlo e brindare insieme a lui.
E’ una storia a lieto fine, quella raccontata dal Giornale di Merate di questa settimana, che forse farà tornare a credere nella magia del Natale anche i più scettici, quella di una famiglia di Olgiate Molgora che nel giorno dell’11esimo compleanno della figlia ha dovuto affrontare un imprevisto tutt’altro che piacevole.
Perdono il portafogli ma un benefattore glielo riporta a casa
«Nel tardo pomeriggio di giovedì 12 dicembre abbiamo organizzato il compleanno di nostra figlia Maritena e dato che mio marito il giovedì non lavora abbiamo deciso di portare lei e le amichette a Cinelandia ad Arosio - spiega Giuditta Ardesi, che con il marito Beppe Di Dio e la figlia abita in via Bagaggera a Pianezzo - Siamo andati con due macchine e ci siamo fermati alla Tamoil in viale Verdi a Merate a fare benzina».
Qui però, probabilmente emozionato per il momento, il marito si è distratto e ha dimenticato il portafoglio sul tettuccio dell’auto.
«Mio marito è una persona sempre molto attenta e precisa, ma in questo caso si è accorto di non avere più il portafoglio al momento di pagare il cinema e, facendo mente locale, si è ricordato di averlo lasciato sopra la macchina - prosegue l’olgiatese - A quel punto a me è venuto in mente di aver visto qualcosa in mezzo alla strada fuori dal benzinaio».
Così il marito è tornato a Merate, preoccupato e con il grande dispiacere di essersi perso la festa della figlia. «Io ho chiamato i Carabinieri sperando qualcuno avesse consegnato loro il portafoglio, ma non era successo - prosegue Giuditta Ardesi - Nel frattempo mio marito ha controllato tutta la zona, cercato sui marciapiedi, nelle aiuole e persino nei cestini, nella speranza che qualcuno avesse gettato lì il portafoglio dopo aver scoperto che non c’erano soldi».
Un legame affettivo profondo
A intristire Beppe Di Dio soprattutto il fatto che il portafoglio contenesse non solo carte e documenti, ma anche l’ultima carta d’identità di suo padre, scomparso quando lui era solo un ragazzo. «Dopo tanti anni si perdono il ricordo della voce o altri dettagli, sulla carta d’identità c’era la foto, era molto importante per mio marito» continua l’olgiatese nel suo racconto.
Così la mattina dopo Giuditta ha portato la figlia a scuola mentre il marito, che lavora di notte, dormiva, con l’intento poi di andare a sporgere denuncia ai Carabinieri. «Mio marito per scrupolo ha voluto controllare nella cassetta delle lettere e quando è rientrato in casa aveva le lacrime agli occhi - prosegue la donna - Qualcuno ci aveva riportato il portafoglio».
La coppia ha così controllato le immagini della telecamera del citofono collegata al cellulare del marito, al quale non è arrivata la notifica in tempo reale perché era spento. «Nei filmati si vede un signore sulla settantina, con i capelli bianchi corti e senza barba, le labbra sottili, il naso aquilino e un profilo che ricorda un po’ quello di Gianni Agnelli. Era vestito elegante, con una giacca Barbour e una bella sciarpa» spiega la donna.
I due olgiatesi, tirato un sospiro di sollievo, hanno deciso di lanciare un appello per il loro «angelo», come l’hanno ribattezzato. «Ci piace immaginarlo mentre porta a casa il portafoglio e cerca tra le carte e le tessere varie di trovare il nostro indirizzo - continua Giuditta Ardesi - Forse ci siamo fatti suggestionare, ma nel suo comportamento abbiamo visto un gesto paterno, come se si fosse preoccupato di lasciarci sotto Natale senza carte per prendere i regali o senza patente».
L'appello: "Vorremmo incontrarlo"
E così la coppia vorrebbe ritrovarlo: «Ci ha fatto tornare il sorriso con un gesto amorevole, ha dimostrato una cura non scontata verso degli sconosciuti. Vorremmo solo incontrarlo, fare un brindisi insieme e mangiare una fetta di panettone».
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Gloria Fendoni