Password e dati sensibili: "Se qualcuno ve li chiede di sicuro è un imbroglione"
Per proteggere i nostri nonni dai rischi ai quali sono esposti quotidianamente diamo inizio a un’importante collaborazione con i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco, che hanno preparato apposta per i nostri lettori utili suggerimenti in ottica di prevenzione dei reati.
Per proteggere i nostri nonni dai rischi ai quali sono esposti quotidianamente a opera di malintenzionati di ogni genere, diamo inizio da questa settimana a un’importante collaborazione con i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco, che hanno preparato apposta per i lettori utili suggerimenti in ottica di prevenzione dei reati. Un ringraziamento speciale a Lario Dental che ci affianca in questa importante iniziativa di sensibilizzazione.
Password e dati sensibili: "Se qualcuno ve li chiede di sicuro è un imbroglione"
Il primo appuntamento è dedicato alle truffe online, tema scottante che riempie costantemente le cronache dei giornali locali e nazionali.
L’Italia è uno dei paesi europei con il tasso di criminalità informatica più elevato.
Come emerge dall’indagine condotta da Revolut e dai ricercatori di Dynata, pubblicata nello scorso mese di febbraio, infatti, le tru e informatiche rappresentano un grave problema, in particolare per gli anziani che spesso non sono adeguatamente preparati ad affrontare queste situazioni.
Uno dei principali rischi che corrono i nostri nonni è quello del cosiddetto phishing, truffa che mira a ottenere informazioni personali e dati sensibili, come le credenziali di accesso ai conti bancari, attraverso l’invio di e-mail o SMS fraudolenti. Secondo l’indagine, il 22% degli italiani ha subito un tentativo di phishing via e-mail negli ultimi tre mesi, mentre il 18% ha ricevuto un messaggio di testo fraudolento. Il 4% degli intervistati ha detto, invece, di aver ricevuto una noti ca da terzi che informava della compromissione (fittizia) dei dati personali, mentre il 3% ha confermato di essere stato vittima di una transazione fraudolenta sempre nell’arco degli ultimi 90 giorni.
Nonostante gli attacchi informatici ai danni dei singoli cittadini siano sempre più di usi, l’indagine di Revolut evidenzia una preoccupante carenza di consapevolezza tra gli anziani: il 12% degli over 55 ha, infatti, difficoltà a identificare una potenziale frode, rispetto alla media nazionale del 9%. Il 10% degli italiani, inoltre, non adotta alcuna misura di protezione dei propri dati, incrociando le dita e sperando che tutto vada per il meglio. Come risolvere questo grave problema? Gli anziani dovrebbero acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi informatici e adottare misure di protezione per prevenire frodi e attacchi informatici. Tra le precauzioni adottate la maggior parte degli intervistati (44%) a erma di acquistare solo sui siti di e-commerce ritenuti affidabili, mentre il 39% utilizza l’autenticazione a due fattori e il 26% cambia frequentemente le password senza riproporne di utilizzate in precedenza. In ne, il 14% a erma di utilizzare carte di credito virtuali, che garantiscono un ulteriore livello di sicurezza durante lo shopping online.
Tornando al phishing, la prima regola è quella di non dare mai a nessuno le credenziali d’accesso ai propri conti corrente o qualsiasi altro dato sensibile. Qualsiasi estraneo che li richieda in presenza, per telefono o via SMS, infatti, è quasi sicuramente un imbroglione.
I consigli dei Carabinieri
1 - Ricordare che nessun Istituto di Credito o servizio di poste invia messaggi o e-mail, né effettua chiamate, per richiedere dati sensibili o credenziali (nome utente, password) di conti corrente.
2 - Cancellare eventuali e-mail/ messaggi fraudolenti e non rispondere ad eventuali richieste pervenute telefonicamente.
3- Contattare direttamente il proprio Istituto di Credito o recarsi presso i suoi sportelli al fine di poter verificare
effettivamente la presenza di movimenti fraudolenti.
4 - Chiudere la telefonata prima possibile dicendo di voler avvisare un vicino di casa/ parente per essere assistito nell’operazione.
5 - Chiedere consiglio ai propri figli o parenti ma sempre in presenza, mai per telefono, in prima di concludere qualunque transazione online.
6 - Rivolgersi al Comando Stazione Carabinieri più vicino non appena possibile.
Truffe via SMS Anziana vittima di phishing
Brutta avventura per L. B., 74 anni di Lecco, che si è vista sottrarre 5.000 euro dal proprio conto corrente in seguito un episodio di phishing, la truffa con la quale i malintenzionati del web rubano dati sensibili e credenziali degli utenti con qualche stratagemma.
La donna nella mattinata di mercoledì si è vista recapitare un SMS sul proprio smartphone con il quale il mittente (firmatosi come “posteitaliane.web”), la informava di aver individuato alcuni presunti movimenti fraudolenti sul suo conto corrente e le chiedeva di cliccare sul link indicato per ricevere ulteriori informazioni. Alquanto spaventata e del tutto ignara di quanto le sarebbe accaduto poco dopo, L. B. ha fatto come indicatole nel messaggio. Immediatamente ha ricevuto la telefonata di un sedicente operatore (T25, il nome in codice che le ha riferito) che le ha chiesto di autorizzare il blocco delle operazioni: “Per farlo, tuttavia, mi deve dare login e password”, le ha detto l’uomo dall’altra parte del telefono. Cascata in pieno nel tranello, la signora si è accorta solo il giorno seguente che dal suo conto corrente, purtroppo, erano spariti tutti i suoi risparmi, pari a 5.000 euro.
Da qui la denuncia ai Carabinieri che hanno subito trasmesso il caso ai colleghi specializzati in truffe online.
Truffe via e-mail
Affitta la casa sul web, perde 300 euro
È finito veramente male il sogno della vacanza primaverile in Liguria per una anziana donna, residente nel Lecchese, caduta nella rete di un truffatore online la scorsa settimana. P.A., 72 anni, nel pomeriggio di giovedì si è messa alla ricerca di una casa per trascorrere un periodo di vacanza in Liguria in maggio. Subito la sua attenzione è stata attratta da un annuncio pubblicato su un popolare sito web nel quale veniva proposto in affitto, a un prezzo estremamente vantaggioso, un alloggio in un prestigioso condominio di viale della Repubblica a Pietra Ligure, posto a soli 100 metri dal mare della Riviera di Ponente.
All’interessamento della donna, l’inserzionista aveva richiesto l’accredito di 300 euro su una Postepay quale caparra: per nulla insospettita la 72enne si è affrettata a fare quanto richiesto. A quel punto, però, l’inserzionista, una volta prelevato il denaro versato a suo favore, ha rimosso l’annuncio dal sito web ed è sparito dalla circolazione. Alla donna, così, non è rimasto altro da fare che rivolgersi ai Carabinieri della locale stazione che, dopo aver svolto gli accertamenti del caso, hanno deferito in stato di libertà R.C., 42 anni, residente in provincia di Macerata, già noto per vari episodi di truffa, perché ritenuto responsabile del reato online ai danni della signora.