l'intervento

Papa Leone XIV, uomo della speranza

"Accogliamo con gioia il nuovo Papa come l’uomo della Speranza in un’epoca in cui tutto sembra dire l’opposto"

Papa Leone XIV, uomo della speranza
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Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Filippo Boscagli, Capogruppo di FdI in Comune a Lecco dopo l'elezione di Papa Leone XIV.

Papa Leone XIV, uomo della speranza

Con grande gioia e curioso stupore ci ha raggiunto la fumata bianca delle 18.08 di ieri, giovedì 8 maggio 2025. La gioia di un nuovo Papa accompagnata dallo stupore della scelta di un cardinale come Robert Francis Prevost per molti poco noto.
Leone XIV arriva dopo settimane di TotoPapa e ricostruzioni giornalistiche, spesso totalmente fuorvianti con letture molto nazionali o politiche (come il classicissimo progressisti vs. conservatori) forse poco attente alla millenaria storia della Chiesa, ma alle quali bene o male un po’ tutti nella nuova veste italiana di grandi vaticanisti abbiamo partecipato.

Qualsivoglia sia la reale motivazione della scelta del nome, non possiamo non ricordare come il predecessore Leone XIII sia il più grande promotore della Dottrina Sociale della Chiesa, sulla quale si fonda l’opera dei cattolici in politica e nelle opere. La sua Rerum Novarum nel 1891 nacque in risposta agli sconvolgimenti sociali di quell'epoca ed al rischio che le masse di lavoratori abbracciassero il Socialismo marxista e ateo come reazione all'ingiusto trattamento conseguente alle rivoluzioni industriali ed alle pessime condizioni socio economiche. Fu l'inizio di una sistematica azione ecclesiale in ambito famiglia, economia, lavoro cui daranno ulteriore impulso tutti i successivi pontefici.

Così come l'essere stato missionario, nei suoi lunghi anni in Perù, ma Statunitense, ne fanno un uomo che conosce tanto i mali della povertà economica quanto il disagio dell’Occidente contemporaneo. Non a caso nella sua predica di oggi, la prima del Pontificato “… non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere. Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito. Eppure, proprio per questo, sono luoghi in cui urge la missione, perché la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco.”

L’esordio davanti al mondo di Leone XIV è un nuovo e forte inno alla pace in un contesto mondiale di guerre, non ultima la situazione di crisi Indo Pakistana che si aggiunge alle innumerevoli Ucraina, Palestina, Sudan, Congo, Armenia, Yemen…

Accogliamo con gioia il nuovo Papa come l’uomo della Speranza in un’epoca in cui tutto sembra dire l’opposto.

Filippo Boscagli

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