Provicazione

Ordinanza anti alcol: scatta la disobbedienza civile con le birrette in piazza

"Non vediamo l'utilità di ulteriore divieto, per giunta basato su una serie di pregiudizi e di malcelati risentimenti, in un momento in cui la popolazione è stanca delle tante limitazioni dovute alla pandemia"

Ordinanza anti alcol: scatta la disobbedienza civile con le birrette in piazza
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Sarebbe dovuta "scadere" oggi, lunedì 2 agosto 2021, ma è stata prorogata sino al prossimo 13 settembre: stiamo parlando dell'ordinanza anti alcol emessa dall'Amministrazione comunale di Lecco a inizio luglio dopo l'intensificarsi di risse ed episodi di violenza che, se non causati direttamente dai fumi dell'alcol, senza dubbio hanno visto spesso protagoniste persone che il gomito lo avevano alzato decisamente troppo. Un provvedimento che però a qualcuno proprio non va giù tanto che stasera scatta la disobbedienza civile con le birrette in piazza.

Ordinanza anti alcol: scatta la disobbedienza civile con le birrette in piazza

A promuovere l'iniziativa, dal sapore non tanto di luppolo quanto di provocazione, sono Francesco Cima Vivarelli, Matteo Redaelli e Domenico Saggese, rispettivamente coordinatore, tesoriere e presidente di +Europa Lario che stasera  "saluteranno" il rinnovo della decisione  comunale che vieta la vendita di alcolici dopo le 21 offrendo una birra ai passanti. "L’appuntamento è in Piazza Diaz, a Lecco, alle 20.30 - spiegano -  ma si distribuiranno le birre alle 21.01, scoccato il primo minuto del rinnovo appena entrato in vigore/applicato"

Ordinanza anti alcol
Ordinanza anti alcol

"+Europa Lario e l’associazione L’Asino di Buridano invitano alla disobbedienza civile contro una norma irragionevole, nata nientemeno che dalla memorabile giunta Faggi, mantenuta in essere dalle giunte Brivio e reiterata, ora, dalla giunta Gattinoni .La motivazione fornita dalla giunta Brivio al momento della ricezione della norma varata dalla precedente giunta fu: “la manteniamo ma non la applichiamo sempre” chiara indicazione di un approccio pseudo-legalistico tipicamente Italiano -che dal nostro ordinamento sarebbe proibito- che si traduce nel tristemente famoso motto di Giolittiana memoria: “le leggi per i nemici si applicano, per gli amici si interpretano” +Europa Lario non vede alcuna utilità nell’imporre un ulteriore divieto, per giunta basato su una serie di pregiudizi e di malcelati risentimenti, in un momento in cui la popolazione è stanca delle tante limitazioni dovute alla pandemia"

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