Operazione contro le Baby gang, Zamaperini: "Non cadiamo nell'errore di minimizzare"
"Un criminale è un criminale, anche se molto giovane, e come tale va trattato e punito senza sconti”
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Si è conclusa nella notte una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, finalizzata al contrasto della criminalità giovanile. L'operazione ha portato alla denuncia di 142 giovani in stato di libertà per reati come ricettazione, possesso di armi, spaccio di stupefacenti, tra cui 29 minorenni. Inoltre, 60 maggiorenni e 13 minorenni sono stati arrestati in flagranza o sottoposti a fermo per reati contro la persona, il patrimonio e stupefacenti. Più di 1000 poliziotti hanno operato in 45 province, tra cui Lecco, Bergamo e Milano, concentrandosi in aree di spaccio e nella "movida", controllando circa 13.000 giovani, tra cui 3.000 minorenni. Sul caso è intervenuto il consigliere regionale lecchese Giacomo Zamperini: “In Regione Lombardia stiamo lavorando a due progetti di legge complementari per rafforzare la prevenzione e il contrasto al bullismo, cyberbullismo e alla criminalità giovanile, come quella delle così dette “baby gang”. Con questi interventi, vogliamo distinguere il disagio giovanile dalla delinquenza, rispondendo con concretezza al primo, puntando su prevenzione, inclusione e recupero per costruire una società più sicura e offrire ai giovani opportunità di cambiamento, senza dimenticare che un criminale è un criminale, anche se molto giovane, e come tale va trattato e punito senza sconti.”
Operazione contro le Baby gang, Zamaperini: "Non cadiamo nell'errore di minimizzare"
“Un sentito grazie alle Forze dell’Ordine per questa importante operazione che ha riguardato anche la provincia di Lecco e per l’impegno quotidiano nel garantire la sicurezza dei cittadini. – prosegue il Consigliere Regionale Zamperini - Il fenomeno delle baby gang, bande criminali spesso composte da giovanissimi di origine straniera, sta diventando una vera e propria piaga sociale, anche nel nostro territorio. Una problematica che chiede con urgenza di ripristinare una percezione adeguata della sicurezza urbana. Non dobbiamo cadere nell'errore di minimizzare il problema né tanto meno pensare che per contrastarlo bastino delle ramanzine. Per rispondere a questa crescente preoccupazione, in Regione Lombardia stiamo portando avanti il Progetto di Legge “Misure di prevenzione e contrasto delle baby gang – Modifiche alla l.r. 1/2017”, che interviene in modo mirato per combattere questo fenomeno e le problematiche connesse, come vandalismo, violenza, spaccio e altre forme di criminalità giovanile. Il provvedimento prevede misure concrete per responsabilizzare i minori autori di atti di violenza e promuovere la giustizia riparativa, con l’obiettivo di ridare sicurezza alle nostre città e costruire percorsi di recupero per i giovani coinvolti in atti di criminalità.”
"Siamo inoltre al lavoro su un altro progetto di legge per rafforzare l’educazione, la cultura, lo sport e il supporto psicologico per i giovani, con particolare attenzione alle aree urbane più a rischio. – ha concluso Giacomo Zamperini - L’obiettivo è promuovere attività di educativa di strada, intervenendo nei luoghi di aggregazione giovanile per offrire ascolto, sostegno e opportunità di crescita. I fondi sarebbero distribuiti tramite un bando annuale rivolto a Enti locali, associazioni e realtà del Terzo Settore. Con questi interventi, vogliamo offrire ai giovani un’opportunità di cambiamento, ma allo stesso tempo non tollereremo chi sceglie deliberatamente la strada della delinquenza: la sicurezza e il recupero sono la nostra priorità e per chi abusa della propria libertà violando quella degli altri e la legge italiana, non ci può essere lassismo né impunità. Valga il principio del rispetto reciproco e, se questo viene meno, serve la galera."