Omaggio ai soccorritori scomparsi e alle vittime della Marmolada al Past con il Soccorso Alpino
Ha commosso la presenza dei familiari dell'indimenticato Gian Attilio Beltrami, una delle figure più importanti del Cnsas

"Li ricordiamo ogni giorno, in tanti modi diversi, i nostri soccorritori che non ci sono più e con i quali abbiamo condiviso esperienze, drammi, vicende di vita: quello di domenica a Premana, all'Alpe Caprecolo, è stato di certo uno dei momenti più intensi". A parlare sono gli uomini e le donne del Soccorso alpino, gli angelo delle montagne che tante vite hanno salvato, anche mettendo in pericolo la loro.
Omaggio ai soccorritori scomparsi e alle vittime della Marmolada al Past con il Soccorso Alpino
Dopo due anni di ferma dovuta alla pandemia, il Soccorso alpino ha rinnovato una tradizione che va avanti da molto, quella del "past", la condivisione di un pasto con la comunità locale. La giornata, organizzata già da tempo, cade a pochi giorni dalla tragedia della Marmolada e quindi durante la messa, celebrata da don Mauro Ghislanzoni, parroco di Premana, accanto ai volontari del Soccorso Alpino scomparsi sono state ricordate anche le vittime di questo dramma.
Tantissime le persone presenti, circa quattrocento, arrivate per condividere un momento conviviale ma soprattutto per cementare lo spirito di squadra: tra loro, i vertici del Soccorso alpino, con il presidente regionale lombardo, il lecchese Luca Vitali; il bergamasco Danilo Barbisotti, già presidente regionale del Cnsas; il vice delegato della XIX Lariana, Francesco Foti, il dottor Mario Cerino, direttore delle AAT (Articolazioni Aziendali Territoriali) del 118 di Lecco; il dottor Mario Milani, direttore nazionale della SNaMed (Scuola nazionale medica alpina del Cnsas), accanto ai tecnici e agli operatori della Stazione di Valsassina - Valvarrone, con il loro capostazione Alessandro Spada, e insieme ai soci emeriti del Soccorso alpino. C'erano anche i rappresentanti delle istituzioni e delle autorità locali, tra cui alcuni sindaci e la presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese, Maria Grazia Nasazzi.
Presenti i cari dell'indimenticato Beltrami
Ha commosso la presenza dei familiari dell'indimenticato Gian Attilio Beltrami, una delle figure più importanti del Cnsas, assai noto nel mondo del soccorso e dell'alpinismo scomparso nel 2017 in montagna.

Il 26 giugno di quell'anno Beltrami stava affrontando l’ultima parte della salita al Mont Dolent (3820 m), situato nella testata della Val Ferret. Era in cordata con un altro alpinista, un ragazzo di 23 anni residente in provincia di Milano, quando entrambi sono precipitati per alcune centinaia di metri. Per Gianni Beltrami non c'è stato nulla da fare. Le sue ceneri, come da lui desiderato, sono state disperse dalla cima della Grignetta.
Ma che cosa è il "past"?
È una tradizione del paese di Premana, un modo civile, intelligente e anche molto piacevole che gli antichi abitanti della zona avevano trovato per risolvere le controversie, mangiando insieme una gustosa minestra di riso cotta in grandi paioli di rame, che nel passato veniva servita con carne di pecora, mentre adesso si usa il manzo; la quintessenza della saggezza alpina. "Un ringraziamento speciale va quindi agli organizzatori, in particolare ad Alessandro Spada e a Ugo Gianola per avere riunito centinaia di persone, unite dall'attenzione ai bisogni della comunità e dalla passione per la montagna".