Oltre Noi - Valmadrera, l'associazione cambia volto
Le modifiche sono state discusse durante la riunione di ieri, 11 novembre.
Oltre Noi - Valmadrera, questo il nuovo nome dell'associazione che fino ad oggi era conosciuta come "Genitori e Amici degli handicappati Onlus". Oltre al cambio di identità, il gruppo ha approvato anche una modifica allo statuto durante la riunione di ieri pomeriggio, 11 novembre.
Oltre Noi - Valmadrera, quali sono le novità
"Anzitutto - si legge nel comunicato diffuso dal gruppo - si è deciso di modificare il nome dell’associazione che da oggi si chiamerà: “Oltre Noi – Valmadrera” affermando così il legame alla struttura realizzata con impegno e dedizione e grazie alla sensibilità di attività produttive e cittadini del territorio. Il plesso, proprio da quest’anno, ha cominciato a funzionare in collaborazione con la Sacra Famiglia anche grazie a un progetto sperimentale relativo alla disabilità grave al quale è stato assegnato un contributo dalla Fondazione Cariplo.
La modifica odierna dello statuto permette inoltre di allinearlo alle norme vigenti del terzo settore; questo aspetto, seppur prettamente formale, è indispensabile per continuare a svolgere le attività proprie dell’associazione. Infine, con questa novità statutaria, si vuole imprimere un nuovo slancio per riprendere le attività dopo il fermo obbligato legato alla situazione pandemica. La presidente, Patrizia Brusadelli, ha ringraziato tutti i presenti, nonché il sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi, di Civate Angelo Isella e il presidente onorario Dell’Oro Ernesto, tutti intervenuti personalmente all’assemblea".
La presidente Brusadelli: "Da oggi comincia un nuovo percorso"
Soddisfatta e fiduciosa la presidente Patrizia Brusadelli, che ha commentato positivamente l'aggiornamento dello statuto: "Da oggi comincia un nuovo percorso che, raccogliendo il testimone dell'intenso e proficuo lavoro fin qui svolto, vuole affrontare le sfide che questo tempo ci sottopone nell’ambito della disabilità. Siamo consapevoli di come solo un’ampia rete di rapporti condivisi, una progettualità ricca di intelligenza e fantasia e la voglia di mettersi in gioco possono veramente permettere l’ottimale utilizzo delle strutture esistenti e la crescita di una nuova sensibilità verso le varie forme di disabilità; in fondo una comunità misura il suo grado di civiltà attraverso l’attenzione che dedica alle persone più fragili".
L'assemblea, condividendo le scelte proposte, ha approvato all’unanimità il nuovo statuto manifestando la volontà di ricominciare a organizzare iniziative, predisporre progetti di miglioramento e approfondire tematiche sulle nuove fragilità.